Scontri tra tifosi, paura a Valle Anzuca 

Francavilla. Lanci di pietre e petardi e un principio d’incendio: residenti sotto assedio per i disordini dopo Pescara-Lecce 

FRANCAVILLA AL MARE. È stata una nottata di paura quella vissuta lunedì dai residenti di Valle Anzuca, agitati dai petardi lanciati dai tifosi del Lecce per reagire, stando alla ricostruzione della Digos di Pescara, all’agguato teso da alcuni sostenitori pescaresi all’altezza del distributore di benzina Gasoline, all’imbocco della circonvallazione, tra le due gallerie. Tutto è successo poco dopo la mezzanotte, quando i salentini, arrivati a Pescara in circa 700 unità per assistere al posticipo del campionato di serie B finito per loro con la sconfitta per 4 a 2, erano in viaggio per raggiungere l’imbocco dell’autostrada Pescara sud.
Ma poco prima hanno trovato una decina di tifosi rivali, appostati proprio vicino al distributore, che al loro passaggio avrebbero iniziato a lanciargli contro pietre e petardi. La reazione dei pugliesi è stata immediata: in molti sono scesi dalle macchine e dai pulmini per rispondere all’attacco, sempre con petardi e torce, già abbondantemente utilizzati nel settore ospiti durante la partita.
Ed è stata proprio una di queste torce a far temere il peggio, quando ha incendiato alcune sterpaglie a pochi metri di distanza dal distributore di benzina. Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco ha impedito che la situazione potesse degenerare, soprattutto considerata l’enorme portata dell’area di servizio all’imbocco della circonvallazione. Tra la popolazione residente è scattato l’allarme: in molti dopo la mezzanotte hanno denunciato l’accaduto sui social network chiedendo delucidazioni su quello che stava avvenendo, considerando le esplosioni e il viavai di sirene.
Una situazione che è andata avanti per circa un quarto d’ora, prima che l’intervento delle forze dell’ordine riportasse tutto alla normalità, accompagnando poi le auto e i pullman dei tifosi leccesi fino all’ingresso dell’autostrada, mentre i locali si dileguavano. Ma per Francavilla non è una situazione nuova: nonostante l’utilizzo delle misure di sicurezza, con l’uscita ritardata della tifoseria ospite dallo stadio Adriatico, com’è avvenuto anche lunedì sera, quel tratto di strada viene utilizzato per accompagnare i tifosi ospiti all’imbocco della rete autostradale e, soprattutto in occasione delle gare più calde, diventa il terreno migliore per regolare i conti fuori dallo stadio. Un incubo per i residenti della zona, che con la partita non hanno nulla a che fare e che spesso si ritrovano coinvolti in scene di guerriglia, come accaduto lunedì sera dopo Pescara-Lecce.
Per fortuna, come fanno sapere le autorità, l’incidente di percorso non ha compromesso il piano sicurezza di una partita ritenuta ad alto rischio, tra l’altro organizzata di sera, dove il buio della notte diventa un prezioso alleato per i malintenzionati. Intorno all’una di notte tutti i tifosi provenienti dalla Puglia sono stati fatti entrare in autostrada per riprendere la via di casa.
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