Seccia: via gli assegnatari dalla Villa

L'assessore sulla casa ai Colli: chi non ha l'autorizzazione sarà sgomberato

PESCARA. «Tremila euro per i consumi idrici dal 2004 fino ad oggi di cui 904 euro solo per il 2009. Queste sono le cifre che i pescaresi hanno sborsato per villa Di Fulvio. E riguardo alle precedenti assegnazioni, Pro-Loco e redazioni di giornali, il Comune le revocherà».

A parlare è l'assessore al Patrimonio Eugenio Seccia, che interviene sulla villa Di Fulvio ai Colli illustrando le decisioni prese dell'amministrazione: «Le verifiche dei luoghi e la lettura delle carte a disposizione hanno lasciato emergere situazioni poco cristalline, a partire da un uso improprio degli spazi. Qualcuno sostiene di avere avuto dei locali gratis per istituti di storia e redazioni giornalistiche senza autorizzazione. Procederemo su due strade: revocheremo le precedenti assegnazioni e restituiremo l'immobile alla procura o, in alternativa, realizzeremo quanto previsto dalla volontà del giovane Di Fulvio, scomparso in tragiche circostanze, ovvero una struttura destinata ai bambini meno abbienti». 

Per Seccia, le carte a disposizione non chiariscono la vicenda: «Nel 2004 l'ex amministrazione ha deciso di ricavare spazi nella struttura per l'Istituto per la Resistenza, per l'Osservatorio economico, di cui non vi è traccia, e per le giunte tematiche. Nel 2005, si sono assegnati locali anche alla Pro-Loco Pescara, operazioni effettuate attraverso delibere generiche e indefinite: oggi non sappiamo che locali siano stati assegnati e chi ha accesso alla struttura. Quello che sappiamo è che ai piani superiori, sono stati trovate dispense piene di alimenti e addirittura un letto. Quindi, revocheremo le precedenti assegnazioni». 

Intanto, sulla villa Di Fulvio in via del Santuario interviene anche l'opposizione, i consiglieri del Partito democratico Enzo Del Vecchio e Gianluca Fusilli: «L'assessore Seccia, invece di confrontarsi con gli uffici e gli atti predisposti dagli organi del Comune, si diletta in appostamenti notturni nella villa del defunto Di Fulvio. L'assessore ha trascorso gli ultimi giorni a fantasticare sulla villa, affidata in gestione provvisoria al Comune non ancora proprietario. Eppure l'attuale capo di gabinetto è stato individuato, con delibera del 2004, responsabile amministrativo dell'immobile».

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