Senza segnaletica da quattro mesi: in via Crati ora è allarme incidenti 

Il senso unico predisposto a metà gennaio dopo le proteste dei residenti non è ancora regolamentato Il comandante Casale: «Ritardi per le procedure di appalto. Tutto pronto dalla prossima settimana»

MONTESILVANO. Arrivano i primi turisti, cresce la popolazione del quartiere Santa Filomena e aumentano i disagi legati alla viabilità delle traverse del lungomare a ridosso del confine con Pescara.
A creare problemi è in particolare via Crati, parallela del lungomare che collega via Livenza a via Arno. È qui che, dopo le richieste dei residenti, desiderosi di veder decongestionato il traffico estivo su via Livenza, il Comune di Montesilvano ha permutato un’area privata con un condominio, per aprire al transito la strada. Da allora, però, a causa delle ristrette dimensioni della strada, soprattutto in prossimità di via Arno, gli abitanti hanno sollecitato al Comune la predisposizione del senso unico, introdotto, almeno sulla carta, da un’ordinanza della polizia locale firmata dal comandante Nicolino Casale alla metà di gennaio.
Dopo quattro mesi dal provvedimento, però, la segnaletica non è ancora arrivata e il rischio incidenti (già concretizzatosi senza gravi conseguenze) è all’ordine del giorno. Proprio nei giorni scorsi, a farne le spese sono stati due automobilisti coinvolti in uno schianto avvenuto all’incrocio tra via Livenza e via Crati, sotto gli occhi dei tanti passanti che a quell’ora del pomeriggio tornavano a casa. Fortunatamente l’incidente non ha causato feriti, ma per le auto danneggiate è stato richiesto l’intervento del carroattrezzi. Lo schianto e la grande chiazza sull’asfalto, lasciata dal liquido dei radiatori dopo la collisione, tuttora visibile, hanno sollevato nuovamente le polemiche dei residenti della zona ai quali, in queste settimane, si sono aggiunte quelle dei proprietari delle seconde case, tornati in città per godere dei primi weekend di sole.
Il traffico in aumento su via Crati - strada che in occasione del Giro d’Italia ha rappresentato anche l’unica valvola di sfogo per il quartiere, alla luce del lungomare chiuso - a cui si aggiunge anche la crescita di pedoni e ciclisti che transitano nel retropineta e il cantiere di un palazzo che ne dimezza l’ampiezza della carreggiata in prossimità di via Arno, infatti, iniziano davvero a rappresentare un serio pericolo per l’incolumità pubblica. E la domanda che ci si pone è: perché a due mesi dalla firma dell’ordinanza di istituzione del senso unico, la segnaletica non è stata ancora installata?
A chiarire le motivazioni dell’attesa è il comandante Casale. «I ritardi nell’installazione della segnaletica sono stati dettati dalle procedure per l’assegnazione dell’appalto a una nuova ditta», spiega. «Ora che la gestione è stata affidata, e che sono terminate anche le esigenze di asfalti e segnaletiche nelle strade interessate dal Giro, sono certo che la situazione verrà risolta già a partire dalla prossima settimana».