Soget, cade la corruzione Indagati Sospiri e Mazzocca

Si è sgonfiata l’indagine sui crediti inesigibili del Comune per 36 milioni di euro Al consigliere regionale contestato di avere sollecitato un trattamento di favore

PESCARA. Dopo nove mesi si assottigliano notevolmente i contenuti e le accuse nell'ambito dell'inchiesta della Procura sui presunti crediti inesigibili del Comune di Pescara e sui favoritismi che la società di riscossione Soget avrebbe assicurato ai debitori con incarichi politici, escludendoli dalle procedure esecutive.

Uno degli obiettivi dei sostituti procuratori Gennaro Varone, Annarita Mantini e Mirvana Di Serio era di capire se davvero esistesse una "prassi aziendale" finalizzata ad assicurare un occhio di riguardo ai politici, tanto più che era stato trovato in un computer un file excel contenente i nomi di oltre 500 politici abruzzesi, ma ad oggi gli indagati restano quattro e sono Gaetano Monaco e Domenico Ludovico, in qualità rispettivamente di direttore generale della Soget di Pescara e responsabile del settore esecutivo della società, il sottosegretario alla giunta regionale Mario Mazzocca e il capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri, per i quali si ipotizzano a vario titolo i reati di abuso d'ufficio, falso, truffa e tentata truffa e falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale sull'identità o su qualità personali proprie o di altri. È scomparsa, invece, l'ipotesi di reato di corruzione per Monaco e Mazzocca, mentre a Sospiri viene contestato di aver attestato il falso al Comune di Pescara sulla permanenza della sua residenza anagrafica.

Per quanto riguarda la posizione di Mazzocca, che aveva un debito di 22.300 euro nei confronti dell'Aca, la società acquedottistica per conto della quale la Soget è concessionaria del servizio di riscossione delle tariffe, Monaco e Ludovico avrebbero disposto, nel 2014, la cancellazione dell'ipoteca iscritta su un immobile di Caramanico, precedentemente autorizzata da un funzionario della Soget, motivando questa scelta con la definizione del debito, nonostante fosse falso. Lo avrebbero fatto, sostengono i sostituti procuratori nell'avviso di conclusione delle indagini, per "mere ragioni di favoritismo verso Mazzocca" e seguendo una "prassi aziendale", in base alla quale "i debitori con incarichi politici venivano tenuti indenni da procedure esecutive". I due avrebbero disposto lo stop dell'iter per la riscossione del credito, facendo in modo che la sospensione rimanesse ferma, sottraendo Mazzocca alle procedure esecutive e consentendogli di restare inadempiente al pagamento dei corrispettivi dovuti, garantendogli un vantaggio patrimoniale. Il sottosegretario, allora sindaco, viene ritenuto "l'istigatore e il beneficiario" di quanto disposto dalla Soget in suo favore. Le vicende di Sospiri, relative agli anni 2013 e 2014, riguardano invece le procedure di pignoramento dei compensi della Regione al consigliere regionale per due crediti, uno di 2.473 euro e l'altro di 10.931 euro, per sanzioni al Codice della strada e tributi comunali non versati.

Il politico avrebbe sollecitato dei provvedimenti in suo favore e la Soget avrebbe disposto la revoca dei pignoramenti "in assenza dei presupposti normativi", acconsentendo a rateizzazioni del debito immotivate, senza che ci fosse un'istanza di rateizzazione proveniente dal politico di Forza Italia (pur facendo risultare che questa richiesta esistesse).

"L'unico scopo", per la Procura, "sarebbe stato quello di consentire a Sospiri di non pagare alcunché e di rimanere inadempiente, procurando intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale".

Inoltre sarebbe stata presentata dalla Soget al Comune una comunicazione di inesigibilità delle cartelle esattoriali emesse a carico di Sospiri inducendo il Comune a rinunciare a quelle somme, con un vantaggio per il consigliere regionale e un danno per il Comune pari a 963 euro. Una cifra, comunque, ben lontana dai 36 milioni di euro di crediti inesigibili che nei mesi scorsi ha sollevato una serie di interrogativi facendo scattare l’inchiesta.

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