Sorrisi e commozione per la festa di Pasqua in corsia 

Uova di cioccolato e regali ai piccoli degenti dei reparti pediatrici dell’ospedale con il colonnello Caputo, il sindaco e l’attore Fulco: il nostro augurio di speranza

PESCARA. I sorrisi dei bambini, i loro sguardi curiosi e sorpresi, la commozione delle mamme. Sono state queste reazioni, ieri mattina, a caratterizzare la seconda edizione della Festa di Pasqua, organizzata dal Comando provinciale della Guardia di finanza e dall’associazione Adricesta Onlus, presieduta da Carlo Panzino. Un’iniziativa dedicata ai piccoli pazienti ricoverati all’ospedale di Pescara, che hanno ricevuto regali e uova di cioccolata.
Oltre alla presidente Panzino e al comandante provinciale della Finanza, il colonnello Antonio Caputo, c’erano il sindaco Carlo Masci, l’attore Fabio Fulco, il direttore sanitario della Asl Valterio Fortunato e i volontari di Adricesta, Croce Rossa e Misericordia. La consegna dei doni è avvenuta nei reparti di Oncoematologia pediatrica (day hospital), Chirurgia pediatrica, Pediatria ed Ematologia. Le mascotte dei cartoni animati e la Barbie della Gadoo eventi, assieme ai clown di Pronto Sorriso hanno divertito i bambini. «La nostra presenza qui testimonia la vicinanza dell’Istituzione alla collettività e l’importanza della solidarietà soprattutto nei confronti di chi ha più bisogno», spiega Caputo. «L’emozione più grande è stata vedere il sorriso sul volto dei piccoli che ci hanno accolti con entusiasmo e curiosità».
«Un’iniziativa importante per i bambini, ma anche per i genitori», sottolinea Panzino. «Abbiamo visto una mamma che si è commossa, preoccupata per la situazione ma allo stesso tempo colpita dal sorriso del figlio nel ricevere un dono inaspettato. Il supporto che riusciamo a dare alle famiglie ci riempie di gioia. Auguriamo una buona Pasqua ai piccoli, ai loro genitori e a tutti gli operatori sanitari». E l’attore Fabio Fulco: «Sono un papà anch’io e posso immaginare cosa significa soffrire per un figlio. Essere qui è una cosa importante per regalare un po’ di speranza».