il piano anti-inquinamento 

Spoltore combatte lo smog con cento lecci e cipressi 

SPOLTORE. Cento nuovi alberi per combattere l’inquinamento: è l’idea portata avanti a Spoltore nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata mondiale dell’albero, evidenziata anche da una...

SPOLTORE. Cento nuovi alberi per combattere l’inquinamento: è l’idea portata avanti a Spoltore nell’ambito delle iniziative legate alla Giornata mondiale dell’albero, evidenziata anche da una settimana di iniziative nelle scuole. «La piantumazione di una serie di fiori e arbusti», spiega l’assessore alle Attività produttive Chiara Trulli, «ha interessato tutti i cinque borghi di Spoltore ed è iniziata poco prima delle feste di Natale. È poi proseguita con la messa a dimora dei nuovi alberi, che sono stati inseriti in maniera armonica pensando anche a un miglioramento paesaggistico».
Uno degli interventi di maggiore impatto è nella rotatoria di fronte alla Motorizzazione civile, all’ingresso del territorio comunale, dove venti nuovi alberi daranno vita a un vero e proprio boschetto, affiancandosi alla quercia già presente.
«Gli alberi che abbiamo scelto sono lecci e cipressi perché tipici del nostro territorio», ricorda Trulli, «abbiamo seguito le indicazioni di Matteo Colarossi, presidente dell’Ordine provinciale degli agronomi, la cui consulenza è stata preziosa, anche per evitare che le piante potessero dare fastidio al manto stradale o ad abitazioni e aree private».
Secondo un recente studio, il modo più semplice ed efficace di affrontare i cambiamenti climatici potrebbe essere piantare circa mille miliardi di alberi in grado di assorbire duemila miliardi di tonnellate di CO2. «Si tratta ovviamente anche di una provocazione da parte del mondo scientifico politici», prosegue l’assessore, «tuttavia abbiamo deciso di fare la nostra parte, simbolica per quanto riguarda il problema del riscaldamento globale, ma concreta nel mitigare il livello di inquinanti nella nostra città».
Progetti di riforestazione sono già stati avviati in diverse parti del pianeta. La Cina ad esempio prevede di aumentare la copertura arborea del 23% nel 2020, il governo britannico ha annunciato la piantumazione di 50 milioni di alberi nei prossimi 25 anni, l’Islanda ha avviato un’iniziativa per portare la copertura forestale dal 2 al 12% entro il 2100.