Stadio vestito a festa per la gara dell'anno
Alle 16 la sfida decisiva: basta un pari col Verona per andare in serie B. Ottimismo nell'ambiente dopo il 2-2 dell'andata. Di Francesco: sogno il regalo per la mia città. Pubblico delle grandi occasioni all’Adriatico
PESCARA. Il popolo biancazzurro inizia il suo pellegrinaggio verso lo stadio Adriatico-Cornacchia nella giornata più importante dell’anno per la Pescara sportiva. Saranno più di 18mila i tifosi biancazzurri, testimoni oculari della possibile promozione in serie B. Tante altre migliaia di persone rimaste senza biglietto dovranno accontentarsi della tv. Da Verona, invece, saranno poco di duemila i supporters al seguito.
Pescara-Verona è anche una gara etichettata con il bollino rosso riguardo all’ordine pubblico. Le forze dell’ordine sono in allerta, visto che potrebbero esserci disordini tra le due opposte tifoserie. A tal proposito ieri c’è stata una protesta del sindacato della polizia. Infatti, lo Siulp di Pescara esprime «perplessità » rispetto alla scelta dell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive, di consentire la trasferta dei tifosi veronesi a Pescara in occasione della gara di ritorno dei play off.
«Non appare chiaro», dice il segretario provinciale del sindacato di polizia, Orazio Colantuono, «così come già manifestato nelle precedenti occasioni, quali l’incontro Foggia-Pescara e, nello specifico, l’incontro di andata dei play off, per il quale i tifosi abruzzesi sono stati autorizzati alla trasferta nonostante quanto accaduto durante l’incontro di campionato proprio a Verona, quale sia, allo stato, il reale ruolo che il suddetto osservatorio abbia ».
«Ricordiamo», aggiunge Colantuono, «che uno dei principi fondanti sui quali è stato creato il citato istituto tecnico è proprio quello di limitare al massimo l’utilizzo e lo spostamento massiccio di reparti di polizia inquadrati in occasione di eventi sportivi. Solo domani (oggi, ndc) verranno impiegati oltre 450 poliziotti circa: pur comprendendo che la scelta sembrerebbe essere correlata alla tutela del progetto “sperimentale” della tessera del tifoso che, com’è noto, non è stato ancora perfezionato, la Siulp evidenzia che nell’ultimo periodo le scelte appaiono prevalentemente condizionate da altre motivazioni, tra le quali sicuramente non è ricompreso il principio dell’economicità, tanto d’attualità per i tagli che la manovra correttiva al bilancio dello stato comporterà per il comparto sicurezza».
Pescara-Verona è anche una gara etichettata con il bollino rosso riguardo all’ordine pubblico. Le forze dell’ordine sono in allerta, visto che potrebbero esserci disordini tra le due opposte tifoserie. A tal proposito ieri c’è stata una protesta del sindacato della polizia. Infatti, lo Siulp di Pescara esprime «perplessità » rispetto alla scelta dell’Osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive, di consentire la trasferta dei tifosi veronesi a Pescara in occasione della gara di ritorno dei play off.
«Non appare chiaro», dice il segretario provinciale del sindacato di polizia, Orazio Colantuono, «così come già manifestato nelle precedenti occasioni, quali l’incontro Foggia-Pescara e, nello specifico, l’incontro di andata dei play off, per il quale i tifosi abruzzesi sono stati autorizzati alla trasferta nonostante quanto accaduto durante l’incontro di campionato proprio a Verona, quale sia, allo stato, il reale ruolo che il suddetto osservatorio abbia ».
«Ricordiamo», aggiunge Colantuono, «che uno dei principi fondanti sui quali è stato creato il citato istituto tecnico è proprio quello di limitare al massimo l’utilizzo e lo spostamento massiccio di reparti di polizia inquadrati in occasione di eventi sportivi. Solo domani (oggi, ndc) verranno impiegati oltre 450 poliziotti circa: pur comprendendo che la scelta sembrerebbe essere correlata alla tutela del progetto “sperimentale” della tessera del tifoso che, com’è noto, non è stato ancora perfezionato, la Siulp evidenzia che nell’ultimo periodo le scelte appaiono prevalentemente condizionate da altre motivazioni, tra le quali sicuramente non è ricompreso il principio dell’economicità, tanto d’attualità per i tagli che la manovra correttiva al bilancio dello stato comporterà per il comparto sicurezza».
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