«Vinta una partita dura»

Di Francesco felice: «La squadra ha dimostrato personalità»

BERGAMO. Il grido di gioia dei biancazzurri nello stadio Azzurri d'Italia si sente bene anche dalla tribuna. Un grido di liberazione in un impianto semivuoto. Qui, contro l'Albinoleffe, non era mai accaduto in passato. Abbracci e pacche tra giocatori, scambio di applausi con i tifosi. Ma la prima vittoria esterna non ha fatto perdere l'aplomb a Eusebio Di Francesco. «E' stata la vittoria di una squadra matura», è il suo primo commento.

«Abbiamo vinto una partita dura contro una squadra difficile da affrontare. Che non ti dà mai dei punti di riferimento», aggiunge l'allenatore del Pescara. «Rispetto alle precedenti esibizioni siamo stati meno belli, forse è vero. Colpa anche del terreno di gioco davvero disastrato. Ma la squadra mi è piaciuta, ha dimostrato personalità nel gestire la gara».

Ha ripreso quota, nella ripresa, dopo l'ingresso in campo di Sansovini.
«Danilo (Soddimo, ndr) non era brillante, mentre Marco è entrato bene in partita. Secondo me, gli ha fatto bene partire dalla panchina. Era meno responsabilizzato. Comunque sì, la squadra ha fatto bene e ha meritato il successo».

Nel giro di una settimana - dal successo col Torino a quello di Bergamo - sono cambiati umore e classifica.
«Diciamo che sono un'iniezione di fiducia in vista di un trittico di gare difficile. Io dico che il Pescara non è cambiato poi tanto in queste settimane, ma ha saputo sfruttare meglio gli episodi. E questo è fondamentale in un campionato come quello di B. Prima accadeva di seminare tanto e raccogliere poco. Ultimamente il vento sembra cambiato, in positivo ovviamente».

Di Francesco si accende solo quando qualche battuta in sala stampa sposta gli obiettivi del Pescara.
«Ragazzi, mi raccomando, serve equilibrio. Non bisogna esaltarsi. Il campionato cadetto è lungo e noi siamo una neopromossa che deve raggiungere il più in fretta possibile la salvezza».

A Di Francesco è piaciuto il centrocampo.
«Forse, nel primo tempo era un po' troppo basso. E' andato decisamente meglio nella ripresa. Ma è tutta la squadra che mi ha soddisfatto».

Brillano anche gli occhi di Daniele Sebastiani, l'amministratore delegato.
«Nel primo tempo siamo andati così così. Non benissimo. Nella ripresa, invece, non c'è stata partita. Abbiamo dominato e meritato il successo. Che, per quanto ci riguarda, nulla sposta sul fronte dei programmi societari. Eravamo convinti prima di certe scelte come lo siamo adesso».

Emiliano Mondonico, invece, mastica amaro.
«E' una sconfitta che ci lascia dei presupposti per fare bene. Io ho contato almeno dieci occasioni in cui abbiamo messo un giocatore davanti al portiere del Pescara», sostiene il 63enne tecnico dell'Albinoleffe, «non è andata bene. Non potremo far altro che migliorare. Il Pescara, invece, porta a casa i tre punti con un gol rocambolesco e un tiro da lontano. Noi ce la siamo giocata bene, compiendo dei concreti passi in avanti rispetto al passo falso di Padova».

A fine gara, terzo tempo nel piazzale antistante lo stadio. Giocatori e tifosi insieme davanti a qualche buon piatto e un immancabile bicchiere di birra per rivivere le varie fasi della partita. Senza tensioni.

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