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Volto Santo, ecco i pellegrini 

Si è concluso ieri il Cammino partito da Roma lo scorso 6 maggio

MANOPPELLO. Da Roma a Manoppello dopo aver percorso 320 chilometri a piedi nel nome del Volto Santo. Ieri pomeriggio i partecipanti al Cammino del Pellegrino, partiti da Roma il 6 maggio scorso, hanno varcato Porta Fara, a Manoppello, come accadde nel 1506 all’anonimo pellegrino, che portò il Sacro Velo della Veronica (che ritrae l’immagine di un volto maschile ritenuto essere quello di Cristo) in città.
Molta la strada già per percorsa, oltre 40 le località attraversate in un percorso di grande bellezza paesaggistica e storico-architettonica. Un cammino lungo, seguendo la vecchia via consolare Tiburtina Valeria, macinando chilometri di città in città, con i pellegrini ricevuti a Collarmele dal sindaco Antonio Mostacci e dal vicesindaco di Manoppello, Giulia De Lellis, che ha raggiunto il gruppo di camminatori proprio nel borgo aquilano. Con loro, Padre Antonio Gentili, rettore della basilica del Volto Santo. Perché Collarmele e Manoppello hanno un legame speciale grazie al Sacro Velo e all’impegno di padre Francesco da Collarmele che all’inizio del Novecento fu rettore del santuario manoppellese, contribuendo, con i suoi studi e il lavoro quotidiano, alla conoscenza e al culto del Volto Santo.
«Ringraziamo di cuore l’associazione del Cammino del Pellegrino, il presidente Gino Drappa e tutti i collaboratori, da Nicola Costantini, a Luciana Montemurro, a Mauro Cascini e a tutti coloro che si sono impegnati per rendere ancora più bella ed emozionante l’edizione 2024», hanno detto il sindaco Giorgio De Luca e l’assessore al Turismo Giulia De Lellis, «l’invito ai cittadini è quello di sostenere sempre questo progetto che rappresenta sempre di più un’importante sfida per la nostra comunità e per quelle di tutte le località attraversate. Un’occasione unica per mostrare bellezze storiche, artistiche e naturalistiche lungo un percorso costellato di chiese, castelli, roccaforti, abbazie e per costruire nuove economie e opportunità per di sviluppo locale».
Per mettersi in viaggio, anche in altri momenti dell’anno, si può consultare il sito www.ilcamminodelpellegrino.it.
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