Zona bianca, Marsilio: «È giusto anticiparla» 

Lettera al ministro per accelerare sul cambio di fascia: «La vogliamo lunedì» Da metà giugno il via ai vaccini nelle aziende. Ieri somministrate 11.946 dosi 

L’Abruzzo corre verso la zona bianca e vuole anticipare i tempi. Mentre la campagna vaccinale procede e il quadro pandemico migliora, il presidente della Regione Marco Marsilio chiede al ministro della Salute Roberto Speranza l’ingresso nella fascia a basso rischio da lunedì prossimo. E sulla campagna di immunizzazione ieri è stato compiuto un passo in avanti grazie all’incontro operativo avvenuto per avviare le somministrazioni in azienda. Queste dovrebbero partire da metà giugno.
LA LETTERA
Marsilio ha avanzato la propria richiesta al ministro sulla base di una «significativa diminuzione della pressione sui presidi ospedalieri e sulle relative terapie intensive, tali da raggiungere uno scenario di rischio basso». Nella lettera il presidente ha ricordato a Speranza la tempestività e il rigore con cui nella regione sono state adottate decisioni, con misure restrittive non appena l’andamento epidemiologico manifestava insorgenze significative dei contagi. E proprio per questo ha chiesto «di valutare la possibilità di anticipare di una settimana, in assenza di un mutato quadro epidemiologico, la collocazione dell’Abruzzo in “zona bianca”, attualmente prevista a decorrere da lunedì 7 giugno». Nel caso in cui Speranza non assecondasse la richiesta, Marsilio ha quindi proposto di «disporre la zona bianca dal 31 maggio quantomeno per la sola provincia di Pescara, che ormai consecutivamente da oltre un mese presenta una incidenza settimanale dei contagi ben inferiore alla soglia dei 50 casi ogni 100.000 abitanti». Ma il segretario regionale del Partito democratico Michele Fina, e il co-coordinatore regionale di Articolo 1, Tommaso Di Febo, criticano il governatore: «Chiede che l’Abruzzo entri con una settimana di anticipo in zona bianca, rispetto al 7 giugno, ma il fatto è che quel 7 giugno non è frutto di alcuna imposizione arbitraria, si tratta del momento in cui saranno trascorse le tre settimane necessarie, in condizioni di incidenza dei contagi moderata, senza possibilità di deroga, ad entrare nella fascia di minor rischio. Lo prevede una norma che ha avuto anche il via libera all’unanimità da parte della Conferenza delle Regioni».
VACCINI IN AZIENDA
Ieri mattina, inoltre, c’è stato un incontro tra le istituzioni regionali e le imprese sul tema della campagna di immunizzazione nelle aziende. Alla riunione, in videoconferenza, hanno preso parte l’assessore alla salute, Nicoletta Verì, l’assessore al lavoro, Pietro Quaresimale e il referente regionale per la campagna vaccinale, Maurizio Brucchi. Il confronto con le organizzazioni datoriali ha riguardato la condivisione degli aspetti tecnici da inserire nel protocollo regionale per le vaccinazioni sui luoghi di lavoro, in grado di disciplinare i requisiti che dovranno possedere i luoghi scelti dalle aziende per le somministrazioni, le misure di sicurezza sanitarie, la trasmissione degli elenchi dei soggetti da vaccinare, alla luce anche delle limitazioni previste dalla normativa sulla privacy. «Durante l'incontro», spiega Verì, «sono emersi diversi spunti di riflessione, su cui in questi giorni si terranno opportuni approfondimenti da parte delle strutture regionali: dall’estensione della campagna alle aziende con ulteriori codici Ateco rispetto a quelli previsti nelle linee guida nazionali, come alcune imprese turistiche, fino alla possibilità di mettere a disposizione alcune aree dei nostri hub vaccinali ai medici incaricati dalle aziende stesse». Il direttore regionale dell’Inail, Nicola Negri, ha messo a disposizione 20 unità di personale sanitario per supportare gli hub vaccinali delle Asl nella somministrazione delle dosi al personale delle piccole aziende, quelle cioè che non hanno in organico il proprio medico competente e non possono dunque organizzarsi autonomamente. «Ci siamo dati appuntamento alla prossima settimana», aggiunge Quaresimale, «per condividere le integrazioni che andremo ad apportare al protocollo regionale, così da accelerare tutte le procedure ed essere pronti a questo importante passaggio della campagna vaccinale».
I NUMERI
Ed a proposito di vaccini nella giornata di ieri ne sono state somministrate 11.946 dosi su un target di indicato dal commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo di 9.678. Il piano è stato migliorato di ben 2.268 vaccini. Nel dettaglio nella Asl di Chieti le dosi sono state di 3.554, Teramo 3.442, Pescara 2.708, L’Aquila 2.242. Le somministrazioni totali nella nostra regione, alle 21.12 di ieri, si attestavano a 707.290. Un dato che permette di pareggiare la media nazionale di somministrazioni del 94,7%.