All’Aquila c’è da pagare, ma nessuno si fa vivo 

Silenzio preoccupante da parte dei probabili nuovi soci: il closing è un’incognita A Pineto e ad Avezzano allenatori in discussione. A Francavilla torna la fiducia

Un silenzio assordante e preoccupante. Archiviata l'immeritata sconfitta con la Sangiustese, l'attenzione in casa L'Aquila si sposta nuovamente sulle vicende societarie. Ieri doveva essere la giornata buona per sbloccare la questione relativa al pagamento del primo stipendio alla squadra e allo staff tecnico. A tal proposito, era in programma una riunione tra Fioravanti e i suoi soci per decidere sul da farsi. Ma dal gruppo romano non è arrivato nessun segnale. L'amministratore unico Antonio Ranucci e il presidente uscente Corrado Chiodi hanno atteso per tutto il giorno una telefonata che fino a ieri sera non è arrivata. Anche l'avvocato Stefano Marrelli, uno dei membri del comitato dei garanti, ha provato a mettersi in contatto con Fioravanti senza riuscirci. Il closing è sempre più un'incognita e la tifoseria resta con il fiato sospeso.
Ieri una delegazione del Supporters Trust ha ripreso i contatti con l'amministrazione comunale, incontrando il vice sindaco Guido Liris per capire quali sono gli scenari e le soluzioni possibili per garantire il futuro del calcio aquilano. L'incertezza societaria tocca da vicino anche la squadra che attende di capire quello che succederà nella speranza che qualcosa si sblocchi per il pagamento degli stipendi che, come da accordi, spetta ai nuovi soci.
Panchine a rischio. Pineto e Avezzano hanno confermato la fiducia ai loro allenatori Amaolo e Giampaolo. Ma si tratta di una fiducia a tempo perché le posizioni dei due tecnici restano in bilico e decisive saranno le partite di domenica. Deludente l'avvio di stagione del Pineto, che ha costruito una squadra di prima fascia ma si ritrova con soli tre punti dopo quattro giornate. La sconfitta di domenica con il San Nicolò ha del clamoroso: dopo un ottimo primo tempo, i biancazzurri hanno rovinato tutto con errori difensivi grossolani e nella ripresa sono scomparsi dal campo. «Perdere una partita in questo modo è incredibile», spiega il direttore generale Roberto Giammarino, «nel primo tempo abbiamo creato sette occasioni clamorose e abbiamo subito due gol su errori individuali. Purtroppo, non è la prima volta che ci capita: su sette gol subiti, cinque li abbiamo presi su errori dei singoli, dovuti a scelte di tempo e posizioni sbagliate. Ognuno deve fare mea culpa e riflettere sui propri errori». La panchina di Amaolo per ora è salva, ma decisiva sarà la partita di domenica in casa con la capolista Vis Pesaro. «La società è compatta attorno alla squadra e all'allenatore», dice Giammarino, «e tutti insieme dobbiamo uscire da questa situazione. Dobbiamo ripartire dal primo tempo con il San Nicolò dove la squadra mi è piaciuta e ha creato tanto. Nella ripresa, invece, non siamo rientrati in campo. Evidentemente il problema è anche mentale». A fine partita, spiacevole sorpresa per l'arbitro Panettella della sezione di Bari che ha ritrovato danneggiata la sua auto parcheggiata nello spiazzale dello stadio. Sull'accaduto indagano i carabinieri.
Stenta anche l'Avezzano, altra squadra partita con ambizioni di vertice ma ancora a secco di vittorie e impelagata nei bassifondi della classifica. Bocche cucite in casa marsicana, con il presidente Paris che resta in silenzio ed è insoddisfatto non tanto per la sconfitta sul campo della capolista Vis Pesaro, che ci può anche stare, piuttosto per le prestazioni deludenti della squadra che non riesce a sfruttare il suo potenziale. La società ha confermato la fiducia a Giampaolo, ma sarà decisivo il derby di domenica al Dei Marsi con i Nerostellati. Vietato sbagliare: se non arriverà la vittoria, sarà rivoluzione. E a rischiare non è solo Giampaolo, ma anche alcuni senatori come Cerone, Branicki e Dos Santos che non stanno rendendo secondo le aspettative
Bene il Francavilla che continua con gli alti e bassi.Dopo il passo falso interno ecco il colpo di Agnone. All’orizzonte un altro impegno in trasferta, ancora in Molise, contro il Campobasso reduce dal successo conquistato sabato a Sulmona contro i Nerostellati.
Giammarco Giardini
©RIPRODUZIONE RISERVATA