Brocco: una società satellite del Pescara per lanciare i giovani

Il patron: con Sebastiani abbiamo già avviato il lavoro Ripartiremo dall’allenatore Ammazzalorso e Giammarino

PINETO. «È come aver centrato una laurea dopo aver fatto tanti esami». Esordisce così il giorno dopo l'impresa, attesa 18 lunghi anni, il patron del Pineto Silvio Brocco.

«Abbiamo sofferto tantissimo, partita dopo partita, ma i ragazzi sono stati encomiabili e hanno voluto regalarci questa soddisfazione infinita».

Il sogno tanto atteso e combattuto di ritrovare la serie D è divenuto realtà. La squadra del tecnico Aldo Ammazzalorso (pinetese d’adozione) ha compiuto un lungo ed estenuante cammino, che si è concluso con la vittoria in rimonta contro la Subasio.

Una finale sofferta che poteva complicarsi oltremodo se il giovane Mazzocchetti non avesse intuito e parato un calcio di rigore a Porricelli, dando il là alla rimonta e al sorpasso pinetese, che portano la firma del funambolo biancazzurro Ndiaye. «La nostra forza è stato crederci sempre, anche quando le cose non giravano per il verso giusto, con la consapevolezza di avere allestito una buona squadra. Dopo la sconfitta arrivata in malomodo ad Alba Adriatica», ricorda il presidente, «tutti erano scoraggiati; ma ci siamo compattati e insieme abbiamo trovato la forza di ricominciare. Ho incoraggiato i ragazzi a non mollare e loro hanno ripagato la mia fiducia. Da quella partita la squadra ha reagito e ha cambiato marcia, con Ammazzalorso che ha messo a disposizione tutta la sua grande esperienza, continuando nel migliore dei modi il lavoro già iniziato da Donatelli».

Al patron fa eco il dg, Roberto Giammarino: «Ci abbiamo sempre creduto. Da quando sono arrivato abbiamo fatto tantissime cose: ristrutturato lo stadio, ricreato i presupposti per far tornare un entusiasmo che non c’era nemmeno quando giocavo da capitano del Pineto in serie D. Tornare qui come direttore, dopo averci trascorso tanti anni da giocatore, e riuscire, al primo tentativo, a riportare la squadra in D, insieme con il tecnico e dei dirigenti straordinari, per me è una soddisfazione immensa. Tra l'altro credo che nessuna squadra abruzzese sia riuscita a vincere i play off nazionali, forse solo il Penne in una stagione con Camplone». Per i biancazzurri non c'è nemmeno il tempo di gioire per la storica impresa, che bisogna già mettersi al lavoro per ripartire. Anche in questo caso, però, Silvio Brocco ha le idee molto chiare. Il Pineto riparte da due certezze: Aldo Ammazzalorso in panchina e Roberto Giammarino a tirare le fila in cabina di regia. «Confermiamo tutto lo staff tecnico, con alla guida Ammazzalorso. L’allenatore ha fatto un grandissimo lavoro, riuscendo a motivare i più giovani e gestendo la squadra nella maniera giusta. Il Pineto riparte da lui, per cercare di fare bene anche in Serie D. Vogliamo essere un modello da imitare», conclude il patron, «e ripetere le esperienze positive del passato. Stiamo lavorando con Sebastiani per fare una società satellite del Pescara, per far crescere e maturare i giovani».

La sensazione è che il Pineto non abbia nessuna intenzione di recitare un ruolo minore, ma anzi si candida a fare bene anche in quarta serie, con la consapevolezza però che sarà tutto un altro campionato. Il direttore Giammarino si è già messo a lavoro: «Sto sul pezzo già da due settimane, insieme con Ammazzalorso. Ricominceremo dal gruppo esistente e che si è distinto quest'anno; per noi è fondamentale, per poi puntellarlo con qualche innesto. Vogliamo ripartire con buoni presupposti, anche se sappiamo che sarà un campionato difficilissimo e che dovremo affrontare squadre come L'Aquila, Chieti, Fano e altre».

Roberta Di Sante

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