C'è l'Under 21di Kean e Zaniolo in campo a Castel di Sangro / VIDEO E DIRETTA FB

CASTEL DI SANGRO. Castel di Sangro si tinge d’azzurro. Tutto pronto  allo stadio Teofilo Patini. L’Italia under 21 di Nicolato sfida (ore 18,30, diretta tv su Rai 2) i pari età del Lussemburgo, nella gara di qualificazione agli Europei.

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L’under 21 è reduce dal successo per 4-0 sui pari età della Moldavia.  Anche contro il Lussemburgo, il ct Nicolato dovrebbe schierare un’Italia subito offensiva, disposta con il 4-3-3, dunque di fatto modificando quello che era lo schema tattico della sua under 20, giunta quarta nell’ultimo Mondiale giocato in Polonia, ovvero il 3-4-3.
In difesa dovrebbero essere schierati Del Prato, Bastoni, Marchizza e Ranieri, a centrocampo il romanista Zaniolo, Carraro (ex Pescara) e Zanellato. Il tridente offensivo può essere composto di nuovo dall’ex juventino Keane, Pinamonti e Scamacca.
In rampa di lancio, però, per un impiego dal 1’ c’è anche l’esterno offensivo Riccardo Sottil, reduce dalla stagione con il Pescara e da un’eccellente estate da protagonista con la Fiorentina di Montella, e il terzino Marco Sala, che contro la Moldavia ha imperversato sulla fascia sinistra e che è stato autore di entrambi gli assist per la doppietta di Frattesi.

IL CT NICOLATO. «Mi aspetto una squadra che si chiude molto per poi ripartire - ha detto il ct Nicolato alla vigilia dell'incontro -, mi aspetto un match in cui sarà molto difficile sbloccare il risultato e trovare spazi, almeno finché la condizione atletica li assisterà. Dovremo avere pazienza e la capacità di gestire le loro ripartenze che, in un gioco come quello che vogliamo fare noi dobbiamo mettere in preventivo. Avendo molti giocatori offensivi qualche ripartenza dobbiamo essere pronti a fronteggiarla».

La nuova Under riparte anche da Moise Kean e Nicolò Zaniolo, esclusi da Di Biagio nell'ultima partita dell'Europeo per motivi disciplinari. «Io con loro ho un ottimo rapporto - assicura il tecnico - Spero che per entrambi sia un momento di riflessione, errori ne facciamo tutti. L'importante è imparare per non ripeterli, altrimenti diventa un problema. È tutto nelle loro mani, spetta a loro comportarsi in un certo modo e rispettare le poche regole che esistono in un gruppo».

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