serie d

Chieti-Avezzano, due giornate a Florin Tariuc

Questa la sentenza del giudice sportivo per il centrocampista marsicano dopo la gomitata nel finale del derby. La società teatina e Scintu vogliono denunciare il calciatore

CHIETI. Sette giorni di prognosi e dodici punti di sutura per una profonda ferita lacero-contusa all'arcata sopracciliare. Nicola Scintu, 19 anni, difensore del Chieti, è finito in ospedale dopo aver ricevuto una gomitata sul volto dal centrocampista romeno dell'Avezzano, Florin Fedor Tariuc, che è stato espulso dopo nemmeno un minuto dal suo ingresso in campo. La società neroverde ha postato sulla propria pagina ufficiale di Facebook le immagini choc di Scintu ed è pronta a denunciare Tariuc per lesioni personali. «Chiederemo al consiglio federale della Figc il nullaosta per procedere legalmente nei confronti di Florin Fedor Tariuc», fa sapere il patron del Chieti, Giorgio Pomponi, «perché si tratta di un gesto antisportivo e intenzionale che ha provocato gravi lesioni al nostro giocatore. Forse Tariuc ha sbagliato sport: doveva giocare a rugby e non a calcio».

Intanto questa mattina è stata diffusa la decisione del giudice sportivo. Due turni di stop per Tariuc. Questa la sanzione nei confronti del centrocampista dell'Avezzano, che domenica scorsa era stato espulso nel derby con il Chieti per una gomitata rifilata sul volto del difensore Nicola Scintu, finito poi all'ospedale con dodici punti di sutura sull'arcata sopracciliare. Ammenda di duemila euro alla società marsicana per le intemperanze dei propri sostenitori che hanno lanciato oggetti in campo. Mano pesante del giudice sportivo sul capitano del San Nicolò, Vittorio Micolucci, squalificato per tre giornate per aver colpito a gioco fermo un avversario con una gomitata al volto.

Il Chieti vuole denunciare il giocatore, ma i tempi sono lunghissimi e il consiglio federale della Figc concede il nullaosta per avviare le procedure legali solo in casi rari. «Questo è uno di quelli», afferma il direttore sportivo teatino Omar Trovarello, «perché il gesto di Tariuc era intenzionale e il giocatore non ha nemmeno chiesto scusa, anzi ha cercato il contatto con la nostra panchina». Scintu si è accorto della gravità del gesto solo quando è tornato negli spogliatoi. «Mi sono guardato allo specchio, ho visto un buco sull'arcata sopracciliare e mi sono spaventato», racconta il difensore sardo. «All'istante non mi sono reso conto perché non ho avvertito dolore: sanguinavo solo e volevo rientrare in campo. Gesto intenzionale? L'avversario ha allargato il braccio...». Tariuc rischia dalle tre giornate di squalifica in su per condotta violenta. Dopo il pari nel derby, il Chieti scivola a -5 dalla vetta, ma Pomponi continua ad ostentare sicurezza: «Sono sempre più convinto che possiamo vincere il campionato», dice il patron. «In queste quattro partite abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato e nessuna squadra, tranne il San Nicolò nel primo tempo, ci ha messo sotto».

Se non arrivano le vittorie, però, l'entusiasmo dei tifosi rischia di svanire. «La squadra è nuova, ha bisogno di tempo e va sostenuta perché sta dando tutto. Piena fiducia nei ragazzi e nel mister».

Fa fatica anche il Giulianova, sconfitto pesantemente ad Agnone (5-0) e contestato da un gruppo di tifosi che hanno chiesto ai giocatori maggiore impegno. Dopo le scuse del capitano Ferrante, il presidente Berardo D'Antonio prova a ricompattare l'ambiente: «Ci vuole pazienza, abbiamo una squadra di ragazzini che hanno inevitabilmente dei limiti perché sono inesperti, ma che sono sicuro verranno fuori alla distanza perché hanno qualità importanti. Il campionato è lungo. E, soprattutto, non dobbiamo dimenticare che stiamo cercando di garantire un futuro a questa società pagando il pregresso e ridandole credibilità. Domenica abbiamo un derby importante con l'Amiternina e dobbiamo cercare di sfruttare il fattore casalingo perché al Fadini abbiamo sempre dato filo da torcere a tutti grazie ai nostri tifosi che sono il dodicesimo uomo in campo».

Giammarco Giardini

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