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Chieti in castigo: allenamenti all’alba. “Così capiranno cosa significa lavorare”

La decisione della società dopo la sconfitta di Isernia: fino a venerdì doppia seduta di allenamento una delle quali alle 6.30 del mattino: “Essere giocatori è un privilegio, chi non capisce la fatica se ne può andare

CHIETI Allenamenti all'alba: così Giorgio Pomponi mette in castigo la squadra. Fino a venerdì il Chieti si allenerà alle 6.30 e farà doppie sedute. Lo ha deciso il patron neroverde, dopo la sconfitta di domenica a Isernia.

“Non si tratta di una punizione nei confronti dei giocatori”, spiega Pomponi al termine di un lungo faccia a faccia con la squadra negli spogliatoi, “ma vogliamo far capire a loro il significato delle parole lavoro e fatica, considerando che essere giocatori di calcio è un privilegio. Chi non capisce l'importanza del progetto Chieti, può tranquillamente scegliere di non farne più parte”.

Riguardo la questione dello stadio, dopo la nota del sindaco Di Primio che chiedeva di chiarire quattro punti, Pomponi annuncia: “Preso atto del fatto che questa società vuole fare calcio e non prestarsi ai giochi politici e che le carte in tavola sono cambiate ancora una volta, la Chieti Calcio è costretta a rinunciare ufficialmente alla convenzione per l'utilizzo dello stadio Angelini”.