come funzionerà l’edizione a 36 squadre 

Cinque club italiani  nella prossima  Champions League

ROMA. In campo undici mesi su dodici, il 47% di partite in più, 36 squadre invece che 32. È il formato della nuova Champions League, quella a girone unico, che prenderà il via dalla prossima...

ROMA. In campo undici mesi su dodici, il 47% di partite in più, 36 squadre invece che 32. È il formato della nuova Champions League, quella a girone unico, che prenderà il via dalla prossima stagione calcistica. L'Italia, ormai è certo, sarà presente con cinque squadre, che potrebbero diventare sei nel caso una fra Roma o Atalanta si piazzasse in campionato dal sesto posto in giù ma vincesse l'Europa League. Con Inter, Milan e Juve, se la giocano per due posti in tre: Bologna, Roma e Atalanta. Intanto c'è la certezza del quinto posto alla serie A. Per aumentare di quattro unità la nuova Champions, uno dei criteri è stato di destinarne due alle federazioni che hanno ottenuto il miglior risultato collettivo (quindi tenendo conto dei risultati dei rispettivi club in tutte e tre le coppe) nella stagione precedente. E in questa graduatoria l'Italia è largamente prima davanti alla Germania. Paese, quest'ultimo, che, come la Serie A, ha piazzato tre suoi club nelle semifinali europee. Secondo il nuovo formato, le squadre giocheranno otto partite in questa nuova fase a girone unico. Non giocheranno più due volte contro tre avversari - in casa e in trasferta - ma affronteranno otto squadre diverse, giocando metà delle partite in casa e metà in trasferta. Per determinare le otto diverse avversarie, le squadre saranno inizialmente classificate in quattro fasce. Ciascuna squadra sarà quindi sorteggiata per giocare contro due avversari per fascia, disputando una partita in casa e una in trasferta contro le due squadre di quella fascia. A questo proposito farà testo il ranking Uefa, e se le cose rimanessero come sono ora in prima fascia ci sarebbe l'Inter, con la Roma se De Rossi conquistasse l'accesso alla Champions; in seconda la Juve, probabilmente in terza il Milan. Anche nella nuova formula, non saranno possibili sfide fra squadre della stessa nazione nella fase a girone, ma dagli ottavi sì. Le prime otto squadre della 'fase campionato’ si qualificheranno agli ottavi di finale, mentre le squadre classificate dal nono al 24° posto si sfideranno in spareggi a eliminazione diretta con gare d'andata e ritorno per riempire la griglia degli ottavi. Le squadre che si classificano dal 25/o posto in giù saranno eliminate senza possibilità di accedere all'Europa League. Tutto ciò vuol dire che per le squadre che saranno impegnate anche sul fronte continentale salirà il numero degli impegni, ovvero le partite da disputare, con conseguente ingorgo dei calendari. Anche perché, e qui il discorso riguarda Juventus e Inter, nella stagione 2024-2025, e più precisamente con inizio il 15 giugno del prossimo anno, prenderà il via il primo Mondiale per club a 32 squadre, che si disputerà ogni quattro anni e la cui prima edizione si svolgerà negli Stati Uniti. Le ultime due squadre a qualificarsi per questo torneo, in base al ranking Fifa che tiene conto dei soli risultati ottenuti in Champions, sono stati, dopo le partite del ritorno dei quarti, Atletico Madrid (a scapito del Barcellona) e Salisburgo. Un surplus di impegni che non tiene conto del fatto che già ora si gioca troppo e che i calciatori avrebbero bisogno anche di riposare, però le entrate garantite da Uefa e Fifa sono troppo alte per potervi rinunciare. Così va il calcio moderno.
Danilo Di Vanda