Di Gennaro: «Micciché? Scelta tecnica» 

Eccellenza, il dirigente del Lanciano sgonfia il caso: «Nessun problema con lui»

Castelnuovo e Torrese: queste le protagoniste dell'ultimo turno di Eccellenza. I primi, pur essendo reduci dal pari ad occhiali di Nereto, hanno comunque posto una ulteriore ipoteca sulla promozione finale, portando a dodici le loro lunghezze di vantaggio sul Lanciano. Sconfitto meritatamente proprio dalla Torrese, che galvanizzata dalla bella prova offerta sabato al cospetto della vice-capolista del girone, punta a ripetersi anche domani. In occasione cioè della sfida di andata del primo turno eliminatorio della fase nazionale della coppa Italia, che vedrà i giallorossi di Cristofari ospitare, sul sintetico di Castelnuovo Vomano (alle ore 14,30 il fischio d'inizio), il Tre Pini Matese, compagine campana (della provincia di Caserta), ma curiosamente iscritta al campionato di Eccellenza molisano. Quanto poi al Lanciano, capace di racimolare appena un punto nelle ultime due gare disputate, i rossoneri non sembrano attraversare un buon momento. Acuito peraltro da qualche dissidio interno, che vede coinvolto il suo uomo più rappresentativo: il bomber Stefano Micciché, che con 19 gol all'attivo, è il miglior realizzatore della squadra, nonché il vice-capocannoniere del campionato, alle spalle del collega albense Simone Miani. Negli ultimi due impegni disputati dalla squadra frentana, l'ex attaccante del Chieti è infatti partito dalla panchina, entrando solo nel corso del match. Nella prima occasione, quella casalinga con la Virtus Cupello, si era detto che alla base della sua iniziale esclusione c'era il timore di una squalifica, essendo diffidato. Poi però la cosa si è ripetuta anche sabato, e proprio nella partita per la quale lo si voleva preservare. «Scelta della società», questa la laconica spiegazione offerta dal tecnico Giuseppe Di Pasquale nel post-gara, caratterizzato da varie indiscrezioni relative a presunti dissidi tra il giocatore ed il responsabile dell'area tecnica rossonera Francesco Di Gennaro. «Nulla di tutto questo», la replica dell'attuale collaboratore del presidente De Vincentiis, «nel senso che non esiste alcun caso Micciché. Il ragazzo in settimana non si è allenato bene e si è preferito non schierarlo tra i titolari. Tutto qui. Ovviamente il suo valore non si discute. Del resto, sono stato io a volerlo qui a Lanciano, solo che in questa fase così delicata della stagione, è fondamentale che chi scende in campo sia al massimo della condizione. Siamo in piena corsa per i play off», prosegue Di Gennaro, «e da qui alla fine ci sarà bisogno del contributo di tutti, compreso Stefano, il cui valore dal punto di vista realizzativo è ben noto. Semmai, sarà il caso di non ripetere prove come l'ultima: assolutamente al di sotto rispetto alle reali potenzialità della squadra, meritatamente sconfitta sul campo». E Micciché cosa dice al riguardo? «Personalmente», spiega il diretto interessato, «non ho mai avuto, e non ne ho tuttora, problemi con alcuno. È ovvio che partire dalla panchina non mi faccia piacere, specie poi in una fase così delicata della stagione, ma rispetto le decisioni della società e, da professionista quale mi ritengo, continuerò ad allenarmi con l'impegno di sempre, in modo da farmi trovare pronto quando il mister deciderà di utilizzarmi». Chiarita, per ora, la questione, la parola passa al campo. Che vedrà i rossoneri, il cui vantaggio sulle terze è sceso ad 8 punti (play off non a rischio dunque, almeno per ora), impegnati domenica al Biondi contro la Flacco Porto.
Stefano De Cristofaro
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