serie d

Giulianova vince di rimonta: 3 punti per la salvezza

Ferrante raddrizza la sfida con il Matelica, Raparo la chiude su punizione Il presidente Esposito si sfoga: offeso da Massi, ma disposto a passare la mano

GIULIANOVA. Il Giulianova vince di rimonta all'ultimo secondo grazie ad una punizione di Raparo e ora è ad un passo dalla salvezza matematica, che potrebbe arrivare già domenica prossima sul campo della Vis Pesaro. La partita con il Matelica è stata molto sofferta, e non bellissima da vedere, ma la squadra guidata da Giorgini ha saputo ottenere i 3 punti grazie ad una grande prova di carattere nella ripresa, nella quale i giallorossi hanno dovuto rinunciare a Di Pasquale e Falsaperla, infortunati, e dovuto tenere in campo Sborgia zoppicante per crampi fino alla fine.

Nel primo tempo era accaduto ben poco, anche se i padroni di casa hanno sfiorato la rete in un paio di occasioni: al 32' Nassi fa tutto bene e riesce a servire sul secondo palo De Matteis, il quale arriva in leggero ritardo mancando il colpo vincente sotto porta. Al 40' è Mariani a calciare a lato da ottima posizione. Nella ripresa il Matelica passa in vantaggio nell'unica occasione avuta: angolo di Moretti, respinta della difesa, Scotini di prima fa partire un gran destro che si infila alle spalle di Falso.

La reazione dei giallorossi è più caratteriale che lucida, ma porta comunque i suoi frutti: al 35' da una punizione di Raparo è Ferrante a finalizzare di testa. Allo scadere lo stesso Raparo indovina l'angolo direttamente su calcio piazzato dal limite. Pagliaccetti, negli spogliatoi, parla al posto del tecnico Giorgini, colpito da lutto familiare: «Sono tre punti importantissimi e sofferti, arrivati grazie al carattere di questi ragazzi. La salvezza non è automatica, quindi ancora un piccolo sforzo. Sicuramente possiamo stare un po' più tranquilli, il traguardo lo abbiamo a portata di mano». Il mister degli ospiti, Roberto Bartoccetti, è costernato: «Non so cosa dire in verità, sarà la sesta o settima partita in cui prendiamo gol allo scadere. Non abbiamo mollato, ma gli episodi sono stati sfavorevoli».

Il presidente dimissionario Antonio Esposito ha approfittato del clima disteso per alcuni chiarimenti sulla trattativa con Massi del gruppo Ettore Gomme, per la cessione della società: «Avevamo raggiunto un accordo verbale a loro il 60% a noi il 40% – dice – Non si è parlato di soldi per la vendita, ma solo della gestione dal loro ingresso fino al termine della stagione. Poi sono spariti senza spiegazioni. Ora chiedono tramite terzi il 100% della società, non parlano con me direttamente, e non ne so il motivo. Mi si è mancato di rispetto, ma ci tengo a sottolineare che per il bene di questa società tengo la porta aperta e non voglio i soldi spesi fino a ora, pago anche l'albergo e le cose che avevo promesso di pagare. Nel frattempo ho coperto due stipendi e ora ne mancano soltanto altri due, più le ultime vertenze. Se entrano col 100% devono però accollarsi i debiti societari, come è normale che sia. Fosse per me darei la società a chiunque tranne che a loro, per come sono andate le cose, ma il Giulianova non è mio, è della città, quindi spero che questo discorso si concluda. Io sono qui, sono pronto anche domattina a cedere il pacchetto. Più di così non so cosa dovrei fare – conclude – Non chiedo soldi indietro, quelli spesi rimangono spesi, finisco di pagare l'albergo e altre cose che avevo promesso, cosa si può pretendere di più?».

Vincenzo Raimondi

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