I club ai calciatori: stop pagamenti degli stipendi 

L’Aic verso una risposta positiva: «Ma ognuno faccia la sua parte»

MILANO. «Nella malaugurata ipotesi di chiusura anticipata della stagione i calciatori sanno di dover svolgere la loro parte», ma «quale sarà l'apporto» delle altre componenti del movimento, Figc, Leghe, organizzazioni internazionali? È la domanda provocatoria dell'Assocalciatori, perché nessuno è immune nella crisi economica generata dall'emergenza coronavirus, ma i giocatori rifiutano il copione secondo cui l'unico problema ora sono i loro stipendi. E alla sospensione prospettata dalla Lega, quelli di serie A preferiscono un taglio sul modello applicato dalla Juventus, fra l'8% e il 12%, ben inferiore rispetto a quello del 70% annunciato da Messi per i tesserati del Barcellona. Il tema resta in sospeso. Il confronto fra le parti previsto alle 19 è slittato ai prossimi giorni perché i vertici di Lega e Aic sono stati impegnati in altre conference call che si sono protratte fino a sera. Sei ore sono durate quelle del direttivo dell'Aic e quella dei rappresentanti delle squadre di serie A. Nella seconda riunione è emerso anche che le situazioni delle varie società di A (alcune a corto di liquidità) sono troppo diverse per una soluzione collettiva. Meglio, pensano i giocatori, trattative club per club, con l'assistenza legale dell'Aic.
E comunque per rinunciare ai soldi del periodo in cui il calcio è fermo ogni club deve aver pagato gli emolumenti fino a gennaio.
I calciatori, intanto, lanciano la richiesta di un fondo assistenziale per le categorie più in difficoltà, dilettanti, donne e i professionisti con i redditi più bassi. Ogni ragionamento sui tagli sarà legato agli scenari. Pensare di ricominciare a metà maggio è ancora prematuro. I possibili incastri di calendari saranno affrontati anche nella videoconferenza convocata per oggi dalla Uefa con i segretari generali delle 55 federazioni. Comunque per l'Aic la ripresa dell'attività deve essere subordinata ad «approfondito controllo medico e rispettando tutte le indicazioni dei medici e dalla Fmsi». Intanto altre società in Italia stanno già studiando una strada simile a quella della Juventus, dall'Inter al Milan. Per la Roma sono giorni di riflessione, si auspica a una soluzione di più ampio respiro e unitaria da parte della Lega. Al Torino sono cominciati i confronti con i giocatori. «Dobbiamo trovare un punto di incontro perché ognuno deve fare sacrifici. Il Torino in questo momento non incassa nulla, ci deve essere un sacrificio da parte di tutti per uscire da questa situazione e ripartire bene», ha detto il presidente Urbano Cairo, secondo cui «il campionato è finito e lo scudetto non andrebbe assegnato perché ci sono tre squadre in fazzoletto». La pensa così buona parte dei presidenti. La Lazio invece vuole continuare a giocarselo sul campo. E Lotito starebbe pensando di portare la squadra in ritiro per prepararla alla ripresa delle ostilità. Il ministro dello sport Spadafora ha detto che il governo prolungherà il divieto di ogni attività sportiva, allenamenti compresi, a tutto il mese di aprile.
La ripresa. Come far concludere la stagione sportiva? Queste sono valutazioni che stanno facendo Figc, Uefa e Fifa, ma chiaramente occorre sapere quando si potrà ripartire. La Fifa sta chiudendo degli accordi con vari istituti finanziari nel mondo e presto potrebbe immettere liquidità nel sistema calcio, per diversi miliardi di euro. . Prima di operare concretamente, la Fifa aspetta però di capire quale sarà il danno che il sistema calcio riceverà da questa situazione d'emergenza.
Basket. Il primo taglio degli stipendi nel basket arriva dall'Ax Milano. Non poteva, forse, essere altrimenti. Giorgio Armani, il patron del club, è stato tra i primi imprenditori a dare segnali forti e univoci per fronteggiare l'emergenza Coronavirus: negozi chiusi, donazioni milionarie agli ospedali e fabbriche convertite per la produzione di camici monouso. I giocatori, quasi in un moto spontaneo, «hanno dato ampia disponibilità» per una netta sforbiciata agli ingaggi.
Angelo Caradonna