Il Chieti vince anche in 10 Fabrizi firma l’impresa  

Rosso a Verna al 2’, ma i teatini battono il Delfino e sono primi da soli

PESCARA. In dieci uomini dopo appena due minuti per l’espulsione di Verna, il Chieti resiste, soffre, rischia di andare sotto (traversa clamorosa a porta vuota di Petrarulo), ma all’86’ Fabrizi di testa beffa il Delfino FP e fa volare i neroverdi in vetta solitaria dopo due giornate, approfittando del turno di riposo dell’Aquila. Un gol liberatorio per i teatini a suggellare una prestazione di corsa, temperamento e sacrificio in una partita giocata per 92 minuti (compreso il recupero) in inferiorità numerica.
L’episodio da moviola arriva dopo due minuti e quattro secondi. Il centrocampista neroverde Verna alza troppo la gamba per prendere il pallone e colpisce Silvestri. L’arbitro Carluccio della sezione dell’Aquila giudica il fallo violento ed estrae il rosso diretto. Una doccia gelata per il Chieti che, però, non cambia assetto tattico, resta in campo con il 3-5-2 (Siragusa parte dall’inizio a sinistra al posto dell’infortunato Pietrantonio), mantiene i due attaccanti Galli e Fabrizi e indossa l’elmetto per battagliare con l’uomo in meno. Il Delfino FP, nonostante la superiorità numerica, continua a giocare a specchio, controlla la partita, ma non sfrutta l’uomo in più in mezzo, cercando spesso palloni lunghi a scavalcare il centrocampo.
Nel primo tempo, il protagonista è l’arbitro aquilano che, dopo il rosso a Verna, al 35’ lascia correre su una trattenuta di Consorte su D’Incecco in area di rigore e al 45’ prende un abbaglio, estraendo il secondo giallo al pescarese Silvestri per un fallo su Corticchia commesso, però, da Blasioli. Uno scambio di persona che scatena le proteste del Delfino. L’arbitro poi, su segnalazione dell’assistente, torna sui suoi passi e toglie il rosso a Silvestri.
In avvio di ripresa, il Delfino nella stessa azione va vicino due volte al vantaggio: prima D’Incecco esalta i riflessi di Forti, sulla ribattuta il neo acquisto Petrarulo tira a botta sicura, ma la palla colpisce la traversa e poi la linea di porta. Nel momento di maggiore sofferenza, Lucarelli cambia i due attaccanti: fuori gli esausti Galli e Spadafora, che hanno speso tanto in fase difensiva, e dentro Fabrizi e Rodia. È la mossa decisiva, perché i neroverdi prendono campo e fiducia e iniziano a provarci anche con più insistenza, sfruttando la freschezza dei nuovi entrati. Siragusa e Puglielli vanno vicini al gol, poi a 4’ dalla fine è Fabrizi a raccogliere il cross perfetto dello stesso Puglielli e a battere di testa Calore.
Una vittoria che permette ai neroverdi di volare a punteggio pieno in vetta alla classifica (+2 sulla seconda), premia la compattezza e lo spirito di abnegazione di ogni singolo (in evidenza, su tutti, Consorte, Aquilanti, Filosa e Puglielli) ed esalta la forza del collettivo. La corsa di tutti i giocatori della panchina per abbracciare Fabrizi dopo il gol è l’immagine della coesione del gruppo.
Anche il tecnico Lucarelli è scattato per andare a esultare con la squadra. «È una partita importante per come l’abbiamo vinta», dice l’allenatore del Chieti, «ma l’entusiasmo per questi tre punti deve durare poco perché domenica abbiamo una partita altrettanto importante con L’Aquila. Vincere qui in dieci, alla seconda giornata, è un’impresa che non dev’essere vanificata, quindi ora testa all’Aquila. I ragazzi sono stati spettacolari, lo spirito è quello giusto. L’espulsione di Verna? L’arbitro è stato bravo, il rosso da regolamento c’è», risponde Lucarelli. «Nessuna recriminazione, la gestione dell’arbitro mi è piaciuta».
Per il Delfino seconda sconfitta di fila e zero gol segnati in due gare. «La nostra prestazione è stata favorita dall’espulsione», dice il tecnico Guglielmo Bonati, «ci manca un rigore su D’Incecco, ma nel secondo tempo potevamo fare di più. Non abbiamo fatta nostra la partita al 100%. Non ho cambiato modulo perché non volevo regalare la partita a loro con uno schieramento più offensivo. Complimenti al Chieti, è la più forte del campionato. Lo ribadisco anche oggi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA