L’Inter di corsa verso la seconda stella 

La capolista ribalta l’Udinese: Frattesi entra nella ripresa e nel finale segna la rete che avvicina lo scudetto numero venti

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UDINESE (3-5-1-1): Okoye 6.5; Perez 6, Bijol 6.5, Kristensen 6; Ehizibue 5.5 (17’st Ferreira 6), Zarraga 5.5 (25’st Payero 6), Walace 5.5, Samardzic 6.5 (17’st Lovric sv; 37’st Festy sv.), Kamara 6.5 (25’st Zemura 6); Pereyra 6; Thauvin 6. A disp: Silvestri, Padelli, Success, Tikvic, Kabasele, Giannetti. Allenatore: Cioffi.

INTER (3-5-2): Sommer 5.5; Pavard 6, Acerbi 5.5, Carlos Augusto 6; Dumfries 5 (23’st Darmian 6), Barella 6, Calhanoglu 6.5 (29’st Sanchez 6), Mkhitaryan 6.5 (23’st Frattesi 7), Dimarco 6.5 (36’ st Buchanan sv.); Lautaro Martinez 6, Thuram 6 (36’ Arnautovic 6.5). A disp: Di Gennaro, Audero, Sensi, Klaassen, Asllani, Bisseck, Stankovic. Allenatore: Inzaghi.

Arbitro: Piccinini di Forlì.
Reti: 40’pt Samardzic; 10’st Calhanoglu (rig.), 50’st Frattesi.
Note: serata serena, terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti Pereyra, Pavard, Lautaro. Angoli 8-0 per l’Inter. Spettatori paganti 24.993.
UDINE
Frattesi segna solo gol pesanti. Ma quello di ieri sera a Udine, all'ultimo respiro, ha un sapore ancora diverso dai precedenti: significa cucirsi mezzo scudetto sul petto, ributtando il Milan a meno 14 nonostante le cinque vittorie di fila dei rossoneri e con la possibilità concreta di chiudere il campionato proprio nel derby. Ma non è stata una passeggiata: per portare a casa i tre punti, l'Inter ha dovuto sudare sette camicie con un'Udinese mai doma. Inzaghi schiera i titolarissimi, a parte Bastoni, alla prese con un affaticamento, che lascia il posto a Carlos Augusto. In panchina si rivede, dopo un mese, Arnautovic. Primo quarto d'ora di studio con l'Inter a tenere palla e l'Udinese rintanata nella propria metà campo. Il possesso palla sale al 77% per gli ospiti, ma la saracinesca bianconera resta abbassata. L'Udinese passa la metà campo una sola volta, ma è quella buona: al 40' Chalanoglu perde un pallone sanguinoso a metà campo, Kamara anticipa Dumfries e serve Samardzic che rientra sul sinistro e batte Sommer grazie a una deviazione velenosa e decisiva di Carlos Augusto, che su un tiro-cross all'apparenza innocuo inchioda Sommer, immobile. Per la seconda volta da inizio di stagione, la capolista va al riposo in svantaggio: era successo solo a Roma. Al 3' l'Inter trova subito il pareggio con Carlos Augusto, ma sul tocco ravvicinato di Dumfries è in fuorigioco, seppur millimetrico. Gli ospiti mettono all'angolo i friulani e al 10', sull'ennesimo cross di Dimarco, Thuram viene abbattuto in uscita alta da Okoye: rigore netto. Dal dischetto Chalanoglu emette la solita sentenza. Inzaghi pensiona il suo credo tattico: toglie Chalanoglu per inserire l'ex Sanchez, Nino Maravilla sbocciato proprio da queste parti. Poco dopo dentro anche Arnautovic e Buchanan. L'Inter fa girare palla ma non trova il varco. Piccinini concede 7' di recupero e al quinto il centrocampista-bomber della Nazionale la decide: Lautaro fa partire un bolide che Okoye devia sul palo. Sulla respinta Frattesi appoggia in fondo al sacco facendo esplodere il Bluenergy stadium, popolato per almeno due terzi da nerazzurri. Pavard e Lautaro Martinez, ammoniti, salteranno la prossima sfida.
«Vincere anche queste partite sporche è fondamentale per un gruppo unito come il nostro», ha detto Davide Frattesi, centrocampista dell’Inter. «Non pensiamo ancora allo scudetto, abbiamo festeggiato per questa bella vittoria ma ci sono ancora tante partite da giocare e punti da prendere. Sono contentissimo», ha aggiunto il centrocampista entrato nella ripresa, «si tratta di un altro mattone importante per costruire il nostro obiettivo, tra l’altro davanti a tanti nostri tifosi. Rientrati dall’intervallo ci siamo detti che dovevamo restare calmi e che avremmo ripreso il risultato».
Lorenzo Padovan