Lanciano e Giulianova, un tabù da sfatare

Tornano a giocare in casa dove hanno raccolto pochi punti e perso l’ultima gara

LANCIANO. Dopo due trasferte di fila ed altrettanti pareggi, colti sui campi di formazioni del calibro di Verona e Pescara, la Virtus torna a giocare tra le mura amiche. E lo fa a più di un mese di distanza dalla precedente, disastrosa, esibizione con la Reggiana che vide gli emiliani espugnare a suon di gol il Biondi. «Anno nuovo, vita nuova. Quella gara, come il 2009, fanno ormai parte del passato. Un passato che abbiamo già dimenticato», sostiene l’allenatore Pagliari, «anche grazie alle due autorevoli prove successive».

«Ora a me interessa solo il presente e la sfida col Foggia», ha aggiunto Dino Pagliari, alla vigilia dell’impegno coi pugliesi: il primo tra le mura amiche per quel che riguarda il 2010. «Che vorremmo fosse migliore rispetto al girone di andata. Le premesse per far bene, del resto, ci sono tutte. I ragazzi ne sono consapevoli e ardono dalla voglia di regalare alla tifoseria una prova d’autore».

Contro un Foggia sulla carta dimesso... «Non mi fido», taglia corto l’allenatore della Virtus, «ben conoscendo le dinamiche successive ad un cambio tecnico. E’ vero che in sede di mercato hanno sin qui operato solo cessioni, ma era e resta un’ottima squadra, i cui giocatori vorranno senz’altro mettersi in mostra dinanzi al nuovo mister. Inutile quindi pensare di far affidamento sulle disgrazie altrui, anche perchè sono abituato a guardare soprattutto in casa mia. Se la squadra, come credo, saprà esprimersi sui livelli mostrati di recente, non potrà che far bene».
Per la gioia del pubblico frentano.
«E la cosa non può che farci piacere. A Verona erano in tanti e si sono fatti sentire, mentre a Pescara, non avendo potuto seguire in massa la squadra, hanno atteso il nostro ritorno in città per farci i complimenti».

Assenti per infortunio Perfetti, Zeytulaev e Amenta, Pagliari dovrebbe riproporre a centrocampo Vastola, sulla destra, in un 4-4-2 che prevede l’inserimento, a sinistra, del recuperato Sansone, con l’accoppiata Improta-Sinigaglia, in attacco. Con Sansone in panchina, invece, spazio al 4-3-3 ed a Masini, nel ruolo di terza punta.
Diciannove, invece, i convocati nel Foggia targato Ugolotti, orfano dello squalificato Ferrari e degli infortunati Basta e D’Amico. Il neotecnico pare comunque intenzionato a confermare lo stesso modulo (il 4-2-3-1) utilizzato dai predecessori Porta e Pecchia.