l’analisi del ds 

Minguzzi: il Diavolo farà una gran gara al San Nicola

PESCARA. Lucido e pungente. Non le manda a dire Vincenzo Minguzzi, prima portiere e poi direttore sportivo. Intervenuto nella diretta Facebook “Il Pallone al Centro”, disponibile sul sito www.ilcentro...

PESCARA. Lucido e pungente. Non le manda a dire Vincenzo Minguzzi, prima portiere e poi direttore sportivo. Intervenuto nella diretta Facebook “Il Pallone al Centro”, disponibile sul sito www.ilcentro.it, il 64enne dirigente di origine romagnola stabilitosi a Pescara ha parlato a 360 gradi della situazione del calcio abruzzese a cominciare dal Pescara.
Minguzzi, se l’aspettava il Pescara di Zauri al 4° posto?
«Ha una squadra che può arrivare ai play off. Il tecnico è stato bravo a fare scelte coraggiose, svecchiando la squadra. Così facendo ha dato più ritmo e velocità al gioco che ha comnpiuto un salto dio qualità certificato dai risultati. Poi, chiaramente, il passaggio al 4-3-2-1 ha finito per esaltare le caratteristiche di alcuni giocatori».
C’è Pescara-Cremonese.
«Dopo la sosta è importante ripartire bene. Lo è ancora di più per il Pescara, perché è al centro di un ciclo di ferro e perché la Cremonese è una delle squadre che ha speso di più ed è in fase di risalita».
Domenica, in serie C, ci sarà Bari-Teramo.
«Il calcio vive di sensazioni. Ero convinto che avrebbe perso sul campo del Picerno e sono altrettanto certo che farà una gran partita a Bari. Uno stadio grande e la possibilità di affrontare una squadra che ama giocare la palla sono stimoli che permetteranno al Teramo di fare bene al San Nicola».
Tutti si aspettavano di più dal Teramo.
«Ma quando cambi tutto - e io non avrei cambiato tutto - il rischio che corri è che ci voglia tempo per carburare in un girone, tra l’altro, nuovo. Che nè il Teramo nè i giocatori avevano fatto recentemente».
Adesso invece...
«All’inizio anch’io l’avevo visto male. Probabilmente, anche per colpa della preparazione, perché oggi, invece, vedo una squadra più reattiva in campo. Che può giocarsela a viso aperto con tutti. Per questo sono fiducioso per Bari».
A Bari c’è Vincenzo Vivarini, il grande ex.
«Con il suo arrivo in panchina, il rendimento della squadra è lievitato».
A gennaio il Teramo farà molto mercato?
«Non lo so, ma in estate sono stati fatti investimenti importanti e bisogna fare mercato a gennaio anche per tutelarli. Il club puntellerà l’organico, a mio avviso, per poter conquistare la piazza migliore all’interno della griglia dei play off e poi giocarsi il tutto per tutto con gli spareggi. Sarà un altro campionato e l’impresa di due stagioni fa del Cosenza insegna che tutti hanno speranza di farcela».
In serie D invece c’è il SN Notaresco che domina la scena.
«Sono contento per Marco Sansovini che ho avuto con me in passato al Grosseto. Bella realtà quella di Notaresco. Il consiglio è di battere il ferro fino a quando è caldo. E comunque ha dimostrato che può arrivare fino in fondo».
Le altre non convincono. A cominciare dalla Vastese.
«C’è tutto per fare calcio a certi livelli. Ma sono stati sbagliati i tempi. In estate è stato scelto un allenatore che non conosce il girone e gli è stato chiesto di farsi la squadra. Che, credo, sia stata un po’ sovradimensionata. Ora è lontana dalla lotta al vertice, eppure gli investimenti sono stati fatti a quanto mi risulta. È arrivato il direttore sportivo a ottobre, ma che cosa può fare se non iniziare a programmare per la prossima stagione?».
Il Pineto?
«A mio avviso, bisogna avere la forza di non accontentarsi. Se necessario prendere altri rinforzi per cercare di lottare fino alla fine del campionato».
Il Chieti ha appena cambiato allenatore.
«Grandoni potrebbe aver pagato il fatto di essere l’unico uomo di calcio a certi livelli. Mi sembra che la squadra non sia proprio all’altezza della situazione e poi sul rendimento ha senz’altro influito l’impossibilità di giocare all’Angelini con la conseguenza di dover girare sempre».
@roccocoletti1. ©RIPRODUZIONE RISERVATA