Morante e Artistico, la stessa fame di gol

Il rossonero: «Vince chi sbaglia meno». Il biancazzurro: «Sento la carica del pubblico»

LANCIANO. Il primo marzo scorso era in panchina, al Biondi, e ha visto vincere (2-0 ai biancazzurri) la Virtus Lanciano. Domenica, invece, Daniele Morante potrebbe essere in campo dall’inizio, dal momento che è una delle opzioni a disposizione dei rossoneri per il derby con il Pescara. Ci tiene il centravanti romano, così come i compagni.

Morante quali sono le differenze tra le due vigilie, questa e quella del primo marzo scorso?
«Il derby è il derby, si vivono le stesse sensazioni. Ricordo che abbiamo disputato una grande gara. Il Pescara era alle prese con i problemi societari. Ma, al di là di questo, la vittoria è stata limpida e meritata. Domenica sarà importante, perché noi dobbiamo riscattare la sconfitta casalinga contro il Verona. A tutti i costi».

A proposito, qual è la vera Virtus Lanciano, quella di Reggio Emilia o quella di domenica?
«Io credo che al Giglio la squadra abbia dimostrato tutto il suo valore. Con il Verona, invece, al di là del risultato, ci ha detto male, perché se il portiere non fa i miracoli su Gianluca (Sansone, ndr) la partita prende un’altra piega. Altro che 0-3!».
Come si vince un derby?
«Sono diverse le componenti, prima di tutto giocare bene. Ma, solitamente, queste sono sfide in cui vince chi sbaglia meno. Serve grande concentrazione».

Chi conosce di questo Pescara?
«Simone Vitale, siamo stati compagni a Vasto, qualche anno fa. E poi, per averci giocato contro, un po’ tutti».
Ad esempio?
«Marco Sansovini, il centravanti. Giocavamo i derby contro a Roma nelle giovanili. Io sono cresciuto nella Lazio e lui nella Roma. Sai quante sfide, specialmente nel torneo Primavera. A Roma sono partite molto seguite».

Il bilancio?
«Non mi ricordo, a volte vinceva lui a volte io».
A proposito, giocherà domenica?
«Non lo so, dipende dalle scelte che farà il mister. Io cerco di farmi trovare pronto».

E’ stato al centro delle ultime trattative di mercato.
«C’è stato l’interessamento di qualche squadra, ma non se n’è fatto nulla. Meglio così, l’ho detto sin dal primo giorno, quello del raduno: voglio ripartire dai play out della passata stagione per disputare un campionato migliore con un gruppo che, a mio avviso, è di grosso spessore».
Quindi, non ha chiesto di andare via da Lanciano?
«No, assolutamente, perché?».