serie a

Oggi arriva la Fiorentina, contro i viola l'ultima gioia

Il 6 gennaio 2013 contro i toscani l'ultimo acuto in serie A dei biancazzurri, poi 40 gare senza vittorie. La salvezza è ormai un miraggio, ma in passato ci sono state rimonte clamorose

PESCARA. Con la sconfitta di Milano contro l'Inter, sale a quota 40 il numero delle partite consecutive senza vittorie (sul campo) del Pescara in A: 8 pareggi e ben 32 sconfitte, che scendono a 31 grazie alla vittoria a tavolino con il Sassuolo. Questo il ruolino dei biancazzurri se si sommano i risultati del torneo in corso con quelli della stagione 2012-13. La speranza è che la cabala andrà in soccorso al Delfino.

Questa sera alle 20,45 l'undici di Massimo Oddo ospiterà la Fiorentina, l'unica squadra battuta dal Pescara in A dal 2013 a oggi. Proprio contro i viola arrivò l'ultimo successo: era il 6 gennaio del 2013 e la compagine guidata da Cristiano Bergodi espugnò lo stadio Franchi di Firenze grazie alle reti di Jonathas e Celik. Ma più che gli acuti dei due calciatori, si ricordano le prodezze di Mattia Perin.

L'ex portiere biancazzurro, ora al Genoa, disputò una delle migliori gare della sua carriera respingendo gli assalti dei giocatori allora allenati da Vincenzo Montella con almeno sei interventi decisivi. Da qual giorno iniziò il lungo calvario. Nelle 19 gare del girone di ritorno il Pescara rimediò 17 sconfitte e 2 pareggi che si aggiungono ai 6 pareggi e alle 15 sconfitte sul campo del campionato attuale.

Nella storia della serie A sono pochi i casi di rimonte eclatanti. E anche quest'anno per molti osservatori Crotone, Palermo e Pescara sembrano inesorabilmente destinati a sprofondare in B. Ad esempio, nel 1990-91 il Cagliari sorprese tutti. In quella stagione i rossoblù di Claudio Ranieri occupavano la penultima posizione con 13 punti dopo 21 giornate (il successo valeva 2 punti), ma nelle ultime 13 partite conquistarono due pareggi con Juventus e Roma, e vinsero contro Parma, Lecce e Bologna.

Si salvarono con 29 punti. Nel 1988-89 il miracolo venne compiuto dal Venezia di Walter Novellino che partì malissimo (2 punti in 8 partite) chiudendo il girone di andata a quota 15.

Alla fine i lagunari, trascinati da Recoba, Schwoch e Maniero, finirono il campionato al decimo posto con 42 punti. Anche il Carpi nella passata stagione sfiorò una storica salvezza.

Alla 25esima giornata gli emiliani avevano 19 punti e a 3 turni dalla fine salirono a 35, ma vennero poi condannati dal calendario proibitivo. Le sconfitte contro Juve e Lazio alla penultima e alla terzultima resero vano l'exploit a Udine nell'atto conclusivo.

Bella l'impresa del Sassuolo nel 2013. Da dicembre la squadra del pescarese Eusebio Di Francesco e poi di Malesani aveva racimolato 3 punti in 12 partite. Poi il patron Squinzi richiamò in panchina Di Francesco con la squadra ultima a 17 punti. E in 12 gare i neroverdi vinsero 5 volte festeggiando la permanenza nella categoria. Casi rari, eppure ci sono stati.

(g.t.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA