Pescara, Lescano graffia: «Sono stato fatto fuori» 

Il bomber: «Non so per quale motivo l’allenatore non mi faccia giocare»

PESCARA . L’urlo di Facundo Lescano. Il bomber biancazzurro ha rotto il silenzio e le sue parole sono forti e destinate a fare rumore. In stagione nei primi mesi aveva fatto sognare tutti: 8 gol, 6 assist e la certezza di aver trovato quel bomber che spesso è mancato. Poi però piano piano qualcosa si è inceppato. Un problema fisico a cavallo del doppio turno casalingo con Gelbison e Messina, un Vergani che ha messo in difficoltà Colombo con buone prestazioni e una media gol importante e così il numero 10 del Pescara piano piano ha perso le sue certezze. E il posto in campo. Colombo stravedeva per lui: sempre titolare, mai sostituito se non per qualche minuto e un’intervista rilasciata qualche mese spiegava l’importanza del bomber argentino. «Per noi non è solo un giocatore che fa gol, è il nostro regista in attacco». Parole che blindavano Lescano, ma poi il calcio insegna che le cose possono cambiare. E, ieri, durante un evento organizzato dalla società, il bomber ha parlato senza peli sulla lingua.
Lescano come sta?
«Io mi sento bene, domenica scorsa ho giocato la parte finale della gara quando oramai le cose erano quasi decise e c’era un po' si confusione in campo». Si capisce da subito che l’umore di Lescano non è dei migliori. E l’attaccante biancazzurro conferma subito questa sensazione.
Qualcosa non va?
«Sì, non sono per niente contento di questo mio momento. Ho poco spazio durante le partite ma io sto bene e mi alleno forte. Non ho problemi con nessuno, ma l’allenatore fa altre scelte che io rispetto».
Ha capito perché gioca poco?
«Sinceramente non lo so e ribadisco che mi sto allenando forte. Poi voi sapete bene come sono i tifosi qui a Pescara, li incontro spesso anche per strada e mi chiedono se sto bene, se ho la testa altrove e perché non gioco. Queste cose non mi piacciono. Io tengo tanto al Pescara e la scorsa estate ho rifiutato diverse piazze per venire qui. Ho fatto 8 gol e 6 assist e dopo le tre sconfitte sono stato fatto fuori, ma non credo di essermi comportato male con i compagni, con l’allenatore o con la società».
Da come parla, però, sembra anche molto arrabbiato.
«Sì, perché la scelta tecnica ci sta e l’accetto. Ma non tollero quello che viene detto fuori. Io voglio solo tornare presto in campo per poter dare una mano come fatto a inizio anno. Non ditemi che sto male perché – dopo quel problema all’adduttore nella settimana della gara con il Messina – mi sono sempre allenato al massimo e non ho mai saltato un giorno».
Con il tecnico Colombo ha parlato privatamente?
«No, non abbiamo mai parlato di queste cose. Non credo che il mister debba dare spiegazioni a me, ci mancherebbe. Lui fa le scelte, noi siamo dei tesserati e dobbiamo rispettare le sue idee. Colombo comanda e noi accettiamo le scelte».
Queste sono parole molto chiare, non è che sta pensando al mercato?
«Non lo so, ma io non ho mai detto di voler andare via. Io penso alla partita di venerdì contro l’Avellino perché è importantissima. Poi però le decisioni vengono prese insieme…».
A proposito di Avellino, all’andata segnò il suo primo gol.
«Dobbiamo dare subito delle risposte con i fatti. So quanto sia importante per i nostri tifosi questa partita e spero di poter dare il mio contributo in campo per regalare loro un Natale felice». La sensazione però è che dopo queste parole così forti e senza peli sulla lingua ricostruire il rapporto d’amore tra il Pescara, pardon tra il tecnico Colombo e Facundo Lescano non sarà cosa facile.
Enrico Giancarli