Pescara pareggia anche a Cremona e per la prima volta non prende gol

Quarto pari di fila per i biancazzurri, bene la difesa con gli esperti Bovo e Coda. Kanoute sfiora il gol su punizione

CREMONA. Un altro pareggio, il quarto di fila per il Pescara. Ma questa volta senza rimonta subita. E’ un pareggio che comunque fa notizia, perché si tratta di uno 0-0 che, tradizionalmente, non è nelle corde delle squadre di Zeman che di solito puntano a fare un gol in più dell’avversario. L’ultimo 0-0 dei biancazzurri risale al 30 aprile del 2016, Virtus Entella-Pescara, gestione Oddo. La stagione del ritorno in serie A grazie ai play off vinti a Trapani. In questa stagione la squadra del boemo non aveva mai chiuso una partita senza subire gol. E questa quindi è già una notizia. Da squadra che segna e prende gol, in un pomeriggio, il Pescara si è trasformato in formazione solida, in grado di tornare a casa con la porta di Pigliacelli immacolata. Probabilmente anche grazie al fatto che al centro del pacchetto arretrato c’era gente di esperienza come Bovo, 34 anni, e Coda, 32 anni. Sotto tono gli attaccanti: in ombra Del Sole, qualche guizzo per Capone, Pettinari non all’altezza delle prestazione delle ultime settimane. Bene Coulibaly in mezzo al campo, tanta quantità per spalleggiare Brugman confermato regista. A Cremona, i grigiorossi di casa sono partiti aggressivi, ma la difesa (Bovo e Zampano le novità rispetto al 2-2 di martedì scorso contro la Virtus Entella) ha retto bene. Due le occasioni per la Cremonese nella prima frazione di gioco: un legno colpito da Pesce dalla distanza e un’uscita decisiva di Pigliacelli su Paulinho. Gara sotto ritmo per i biancazzurri, non il profilo ideale per la filosofia di Zeman. Decisamente meglio la ripresa in cui il Pescara ha giocato con maggiore aggressività. Ha sfiorato il successo prima con un destro dal limite di Brugman che ha mandato la palla a stamparsi sul palo (la ribattuta in rete di Pettinare in posizione di fuorigioco giustamente segnalata) e poi nel finale quando Kanoute su punizione ha chiamato Ujkani alla deviazione in angolo sul pallone indirizzato all’incrocio. Proprio il centrocampista senegalese, impiegato come regista con lo slittamento di Brugman a fare la mezzala, ha avuto un buon impatto sulla gara quando è entrato al posto di Valzania nella ripresa. Una piacevole sorpresa. Ora il Pescara è atteso dalla seconda trasferta di fila, sabato al Cabassi contro il Carpi che ha pareggiato 0-0 contro la Virtus Entella. Un’altra settimana di lavoro per cercare di dare il giusto equilibrio a una squadra altalenante. La squadra di Zeman è a metà classifica dopo la sesta giornata; nella parte alta il Perugia ha battuto il Frosinone agganciandolo in vetta.

CREMONESE (4-3-1-2): Ujkani; Almici, Canini, Marconi, Renzetti; Arini, Pesce, Cavion; Piccolo (14’st Castrovilli); Paulinho (21’st Mokulu), Brighenti (39’st Scappini ). In panchina: Ravaglia, Davino, Procopio, Salviato, Perrulli, Scarsella, Macek, Cinelli, Garcia. Allenatore: Tesser.

PESCARA (4-3-3): Pigliacelli; Zampano, Coda, Bovo, Mazzotta; Coulibaly, Brugman, Valzania (Kanoute); Del Sole (27’st Baez), Pettinari (35’st Ganz), Capone . In panchina: Fiorillo, Crescenzi, Balzano, Benali, Elizalde, Fornasier, Carraro, Cappelluzzo. Allenatore: Zeman.

ARBITRO: Fourneau di Roma.

NOTE: spettatori 6538. Ammoniti Paulinho, Coda, Marconi, Brugman. Angoli 7-5 per la Cremonese. Recupero: 1’; 3’.