l'inchiesta

Savona-Teramo, chiesta la scarcerazione di Di Nicola

Intanto spunta un incontro nella sede del Teramo con Di Giuseppe, Di Nicola, Corda e Barghigiani: sarebbe servita per saldare l'ultima tranche di 30 mila euro

TERAMO. Questa mattina l'avvocato Libera D'Amelio, difensore di Ercole Di Nicola, l'ex responsabile dell'area tecnica dell'Aquila calcio attualmente ai domiciliari nell'ambito della prima tranche dell'inchiesta sul calcioscommesse della Dda di Catanzaro, ha presentato istanza di scarcerazione per il suo assistito al Tribunale di Teramo. È uno dei cinque dichiarati competenti in materia. Gli altri sono Rimini, che è stato delegato da Macerata, L'Aquila, Catanzaro e Velletri. «Spero di avere notizie già nei prossimi giorni - ha detto il legale di Di Nicola - e adesso sto valutando di chiedere che venga fissato un interrogatorio anche all'Aquila, per quanto di competenza del Tribunale». Dopo che il gip di Roma si era dichiarato incompetente, rinviando gli atti a vari Tribunali, il primo ad esprimersi era stato proprio quello teramano dove la scorsa settimana Di Nicola era stato interrogato dal gip Domenico Canosa. Di Nicola, finito ai domiciliari nell'ambito della prima tranche dell'inchiesta sul calcio scommesse, è anche indagato, con altre cinque persone, tra cui il presidente del Teramo Luciano Campitelli, per la presunta combine su Savona-Teramo. Nella registrazione seguente, ecco un collage delle intercettazioni fatte dalla squadra mobile di Catanzaro tra Di Nicola e l'ex calciatore del Savona Matteini, tra Di Nicola e il ds del Teramo Di Giuseppe e tra Di Nicola e il presidente del Teramo calcio Campitelli.

Savona-Teramo, le intercettazioni dell'inchiesta sulla combine
In questo mix di intercettazioni realizzate dalla Squadra mobile di Catanzaro in merito all'inchiesta sulla presunta partita combinata Savona-Teramo, ecco le voci dell'ex ds dell'Aquila Ercole Di Nicola, del calciatore Matteini, del ds del Teramo Marcello Di Giuseppe e del presidente del Teramo Luciano Campitelli.

Le intercettazioni telefoniche su Savona-Teramo del 2 maggio scorso escono un po' alla volta. Sono tutte chiamate effettuate o ricevute da Ercole Di Nicola, l’ex responsabile dell’area tecnica, al centro dell’inchiesta Dirty Soccer. Le ultime trascrizioni testimoniano come, secondo la ricostruzione degli inquirenti di Catanzaro, i conti per la presunta combine della partita che ha regalato la promozione in serie B ai biancorossi siano stati chiusi il 18 maggio scorso (il giorno prima del fermo di Di Nicola a Venezia nell’ambito dell’operazione Dirty Soccer).
E l’incontro a cui avrebbero partecipato il ds del Diavolo Marcello Di Giuseppe, Ercole Di Nicola, Marco Barghigiani (ds del Savona) e Ninni Corda (allenatore del Barletta – tutti indagati – si sarebbe svolto in città, a Teramo. Tutti a pranzo. E i personaggi in questione si sarebbero visti prima nella sede della società, in via Oberdan – nell’informativa c’è anche la piantina della città – e poi a pranzo. Che l’incontro sia fissato in sede si capisce chiaramente dal fatto che Di Giuseppe guida al telefono Di Nicola: “Via Oberdan, sopra il Montepaschi... Mi citofoni”. E poi: “Piazzale San Francesco, tu devi girare a destra, dopo San Francesco e poi giri a sinistra per piazza Martiri. Prima di piazza Martiri c’è la piazzetta, parcheggia là”.
Già, ma che cosa si sono detti in questo incontro a quattro? Beh, gli uomini della squadra mobile della Questura di Catanzaro non hanno dubbi e scrivono nell’informativa: “Per come Di Nicola aveva promesso, terminato il citato incontro e soprattutto ottenuta la disponibilità del ds del Teramo a saldare il debito nei confronti di Pesce Giuliano per la combine Savona-Teramo, inviava un messaggio a quest'ultimo avvisandolo di contattare Marcello (Di Giuseppe) che lo stava aspettando chiaramente per versargli quanto dovuto ("Chiama Marcello... ti aspetta")". Altri indizi a favore dell’accusa che li ha sommati tutti ed è arrivata alla conclusione che Savona-Teramo è stata truccata. Un pensiero che lo stesso procuratore dell’Antimafia di Catanzaro, Antonio Vincenzo Lombardo, ha ribadito chiaramente anche in conferenza stampa. Addirittura nell’informativa si specifica che, secondo le intercettazioni, si evince come il prezzo pattuito per taroccare la partita sia di 30mila euro: 10mila consegnati al termine della partita (e qui l’incontro tra il ds Barghigiani e il presidente Luciano Campiteli ad Albissola «per fare i complimenti al Teramo promosso», come affermato dal dirigente del Savona, rappresenta una spina nel fianco) e altri 20mila euro da versare in quattro tranches.
Chiaramente, della vicenda Savona-Teramo si conoscono solo i passaggi che sono stati effettuati attraverso il telefono di Ercole Di Nicola, l’unico sotto controllo. In più c’è il materiale sequestrato (telefoni, computer e iPad sequestrati nel corso delle perquisizioni di giugno) che potrebbe essere di supporto alla linea accusatoria o a quella difensiva.

Rocco Coletti

@ RIPRODUZIONE RISERVATA