SERIE A

Sebastiani a Iannascoli: non svendo il Pescara

ll presidente: «Ogni cosa ha il giusto prezzo». L’appello dell'allenatore Zeman alla squadra in vista della trasferta di Empoli

PESCARA. Quarantotto ore di attesa, poi il Pescara conoscerà il suo destino. Sabato a Empoli serve un successo per non abbandonare il proscenio della serie A. I biancazzurri devono vincere per accorciare le distanze dai toscani che occupano la quart’ultima posizione con un vantaggio di 9 punti sul Delfino. Zdenek Zeman ha già lanciato la sfida. «Bisogna provarci», ha detto il tecnico del Pescara, «nessuno vuole arrivare ultimo. L’Empoli è in difficoltà e noi cercheremo di sfruttare le nostre chance».

Nel match con il Milan la squadra è apparsa rigenerata rispetto alle precedenti uscite. «Si poteva fare meglio. Non sempre i ragazzi hanno messo in pratica quello che avevo chiesto, però faccio loro i complimenti per l’impegno profuso. Ma non vorrei che il Milan ci avesse dato motivazioni diverse rispetto alle altre gare, visto che il Pescara ha sempre giocato un buon calcio contro le big». Sabato darà di nuovo fiducia al 18enne senegalese Coulibaly. «In Italia un calciatore fa una buona gara e subito viene accostato a Milan, Real Madrid e Barcellona. Ha talento, però bisogna svilupparlo, altrimenti non basta per affermarsi. È un ragazzo serio, mi auguro che continui ad impegnarsi al massimo». Parole che il tecnico ha pronunciato ieri nel corso di un incontro con la stampa al quale hanno partecipato il presidente Daniele Sebastiani e i titolari dell’azienda Acqua&Sapone, Enio e Nando Barbarossa, che hanno consegnato un pacco regalo alla squadra e allo staff. «Ringrazio la famiglia Barbarossa che è sempre vicina alle sorti del Pescara», ha detto Sebastiani, «l’Acqua&Sapone è una delle aziende top che operano in Abruzzo e averla al nostro fianco ci rende molto felici».

Poi il presidente del Delfino ha parlato della gara di Empoli e dell’imminente viaggio in Cina. «Al Castellani ci giochiamo la possibilità di tornare in corsa, visto che le altre camminano. Sul viaggio in Cina dico solo che, come siamo stati in Uruguay, andremo in Oriente per cercare nuovi mercati e stringere alleanze calcistiche che possano fare al caso nostro».

Sull’aereo che il 17 aprile lo porterà in Cina, insieme a lui, oltre al presidente della Camera di Commercio pescarese Daniele Becci e l’amministratore della Proger Spa Umberto Sgambati, dovrebbe esserci Simone Pepe nelle vesti di testimonial. «Ora è infortunato, ma Pepe ha un grande passato da calciatore e, se lo vorrà, potrà senz’altro iniziare un nuovo percorso con noi dirigenti».

In chiusura, la risposta piccata a Danilo Iannascoli. Due giorni fa l’ex amministratore delegato del Pescara aveva dichiarato che la sua offerta per l’acquisizione del pacchetto di maggioranza non era stata rifiutata dalla società, ma solo da Sebastiani che “evidentemente non ha più intenzione di vendere le sue quote”. «Avevo promesso di non rispondere più a queste domande, ma quando leggo delle cose inesatte non posso tacere. Il Pescara come società Spa non può replicare, ma se una domanda viene fatta ad un socio, è il socio che risponde. In ogni caso, mi viene da sorridere perché evidentemente qualcuno non vuol capire. Poi, se permettete, io rappresento il 70% delle quote ed è giusto che risponda, anche perché l’offerta era stata inviata al sottoscritto. Mi piacerebbe che Iannascoli facesse pubblicare sui giornali, come aveva fatto con la manifestazione di interesse, il contenuto della sua proposta. In tal caso, chi capisce di bilanci potrebbe farsi quattro risate insieme a noi. Non vendo? Nella vita tutto è in vendita, ma ogni cosa ha il giusto prezzo. Al contrario, confermo e ribadisco di non voler svendere».

Infine, Enio Barbarossa ha speso belle parole nei confronti del presidente. «Capisco i sacrifici di Sebastiani che ha dato tante soddisfazioni ai tifosi. Purtroppo questa è un’annata storta, ma la società ha recuperato ingaggiando Zdenek Zeman che considero il “Maradona” degli allenatori («non ho la pancia di Diego», ha risposto ironicamente Zeman, ndr). Mi dispiace per gli attacchi personali che ha ricevuto, bisognerebbe ricordarsi che il calcio è un gioco. Noi soci del Pescara? No comment, di sicuro continueremo ad essere partner di questa società». Nando Barbarossa, figlio di Enio, ha aggiunto. «Non siamo retrocessi, per me vinceremo a Empoli e riapriremo il discorso salvezza».

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