Sinner abbraccia gli azzurri L’Italia all’esame Venezuela 

Il tennista incontra la Nazionale a Miami. Il ct Spalletti: «Modello da seguire» Stasera (ore 22) il test contro i sudamericani. Lucca e Bellanova scalpitano

MIAMI. Un inchino azzurro a Jannik Sinner, il campione del tennis per il quale l'Italia del tifo si alza di notte e che l'Italia del calcio applaude, incitata dal suo ct a prendere esempio. Il n.3 della classifica Atp è lo sportivo del momento, e a Miami ha fatto visita ieri alla nazionale campione d'Europa, nel primo allenamento della tourneè americana in vista dell’amichevole di stasera (ore 22, diretta su Rai1) contro il Venezuela «Sarebbe facile ora parlare di autodisciplina e motivazioni: basta prendere un pezzetto di lui», ha detto ai suo calciatori Luciano Spalletti, invitandoli a prendere esempio da Sinner dopo averlo salutato col gesto esplicito dell'inchino e dell'applauso. Sinner, impegnato nel torneo di Miami dopo aver perso in semifinale a Indian Wells con Alcaraz, è arrivato per un saluto, ed è stato accolto dal presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, e poi da Gianluigi Buffon, capodelegazione. «È stato un vero onore incontrare la Nazionale», ha detto il campione azzurro del tennis.
Testa alle amichevoli. Tornando al calcio, l'Italia di Luciano Spalletti è ancora in costruzione ed ha fretta di trovare certezze in vista dell'Europeo estivo in Germania. Il grattacapo che chiede soluzioni più urgenti è quello di un attacco asfittico, anche se il ct è convinto di avere nell'italo-argentino Mateo Retegui l'uomo giusto per risolverlo.
Sono rimasti a casa Immobile, alle prese con la sua stagione peggiore nella Lazio, e Scamacca che gioca poco nell'Atalanta e quando è stato chiamato in Azzurro ha deluso. Serve con urgenza un centravanti “fisico” ed il ct mette alla prova Lorenzo Lucca, stazza da cestista (2 metri ), dall'Udinese. Con il centrocampista del Verona Michael Folorunsho e il difensore del Torino Raoul Bellanova forma il trio dei giocatori da “provinare” negli Usa.
Le due amichevoli contro Venezuela ed Ecuador (sabato) saranno l'occasione per fare esperimenti non solo di uomini, ma anche di moduli. «C'è da mettere a posto il sistema della difesa a tre perché è ideale per non subire le ripartenze. A volte accade anche con la difesa a quattro», è il ragionamento di Spalletti. «C'è uno zoccolo duro nella zona centrale che ti fa subire meno le ripartenze se mantieni le posizioni, con due uomini larghi e due nei “mezzi spazi”. La prima punta deve invece fare i tagli. Proviamo questo schema». Venezuela ed Ecuador non sono Brasile e Argentina, ma basteranno a dire qualcosa di più su questa Italia che deve trovare rapidamente le chiavi per andare all'Europeo da campione in carica. «Abbiamo analizzato il Venezuela, non sottovalutiamo nessuno. Da quando c’è Fernando Batista come ct in 10 gare ha perso solo una volta, 1-0 con l’Argentina fuori casa, è quarta nella classifica di qualificazione ai Mondiali. Per noi è una gara difficilissima », ha detto ieri sera il ct Spalletti a fine allenamento
Caso Acerbi. Dopo i presunti insulti razzisti, Francesco Acerbi domani in videoconferenza verrà ascoltato dalla Procura Federale a proposito del caso Juan Jesus. Dopo aver ribadito ieri nel faccia a faccia con Marotta di non aver pronunciato frasi razziste, il difensore (affiancato dall’avvocato Capellini, legale del club) farà lo stesso con il procuratore federale Chinè.
Angelo Caradonna