Spiagge d’Abruzzo Cup, festa dei piccoli talenti 

Conclusa la 26ª edizione del torneo di calcio internazionale per atleti da 7 a 13 anni con 92 squadre

ROSETO DEGLI ABRUZZI. Si è chiusa ieri pomeriggio l’edizione numero 26 di Spiagge d’Abruzzo Cup, storico torneo internazionale organizzato dall’As Calcio Roseto del presidente Camillo Cerasi, in collaborazione con Sport in tour di Giampaolo Morsa. Grande è stato l’entusiasmo che si è respirato nelle quattro giornate del torneo, che hanno prodotto 230 partite seguite da 35 arbitri e non meno di un centinaio di collaboratori del club organizzante. Erano infatti 92 le squadre iscritte provenienti da tutta Italia, compresi i team arrivati da Belgio e Croazia - La Louviere e Makarska sono città gemellate con Roseto degli Abruzzi - e senza dimenticare i due team arrivati addirittura da Kiev in Ucraina, nonostante le comprensibili oggettive difficoltà.
Le squadre in campo erano tutte composte da bambini di età compresa tra i 7 e i 13 anni e divise in sei categorie tra “Primi calci”, “Pulcini” ed “Esordienti”: i ragazzini hanno così prodotto una sfilza impressionante di partite sempre seguitissime sugli spalti dei campi di calcio “Patrizi” e “Fonte dell’Olmo” di Roseto, senza scordare quelli di Cologna Spiaggia e Scerne di Pineto. Tanto il tifo sugli spalti, tante le amicizie strette anche grazie agli arrosticini che gli organizzatori hanno preparato senza soluzione di continuità per tutte e tre le giornate al campo Patrizi, riscuotendo l’oramai classico successo.
Questi i nomi delle vincitrici distinti per categoria che aggiorneranno l’Albo d’oro con l’edizione 2024: Esordienti 2011 Nuova Folgore Ancona; Esordienti 2012 Ascoli Calcio Black Team; Pulcini 2103 Ascoli Calcio; Pulcini 2014 Ascoli Calcio; Primi calci 2015 Real Ginestra 2002; Primi calci 2016 Real Ginestra 2002 Red.
Particolarmente sentito quest’anno il premio “Fair play”, consegnato dalle mani del sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, ai bambini della squadra Ucraina dello Zmina di Kiev, un’azione densa di significati per un paese in guerra. È stata poi la struttura tecnica del torneo a prevedere premi per tutti: ogni cosa era preparata affinché le squadre avessero la possibilità di giocare fino all’ultima giornata mettendo in palio delle coppe ideate appositamente per non creare traumi da sconfitta: in pratica il peggior risultato possibile è stato il terzo posto. Il presidente Cerasi a conclusione del torneo ha detto: «C’è grande soddisfazione per come sono andate le cose anche quest’anno. L’organizzazione ha funzionato con grande precisione grazie ai miei preziosi collaboratori, spesso aiutati dai tanti genitori che sono venuti a tifare le rispettive squadre ma sempre mettendo in mostra una grande sportività. Abbiamo di nuovo riempito Roseto di entusiasmo con quasi 9mila presenze. Non ci resta che iniziare a lavorare per l’edizione 2025».
Marco Rapone
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