Tifo, coreografie e vip: l’Adriatico è da record con 13mila spettatori  

La Nord ruba l’occhio, prima della gara ricordato Bruno Pace  In tribuna gli ex Fiorillo e Bojinov, oltre a D’Aversa e Campitelli

PESCARA. Ci voleva un attesissimo scontro al vertice per riportare all'Adriatico un pubblico numeroso e frizzante, protagonista attivo sugli spalti di una partita che si è giocata per novanta minuti anche tra le tifoserie. Un coinvolgimento che non si registrava da qualche anno, con tredicimila presenze (per l'esattezza 12. 994), al quale ha contribuito significativamente la tifoseria ospite; con oltre 1.500 tifosi ha ridato smalto ad una Curva Sud che era tristemente chiusa da diverso tempo. Presenze che hanno frantumato il record degli ultimi anni, (che apparteneva alla semifinale play off Pescara-Verona del maggio 2019, con 11.165 spettatori). Tante famiglie ed anche tanti ragazzini delle scuole calcio, che hanno orgogliosamente sfilato nella pausa della gara. Alla fine, purtroppo per i supporter biancazzurri, non solo non è riuscito l'aggancio, ma si è accelerata la cavalcata dei calabresi che sono passati con merito e con un risultato forse fin troppo tondo, ma la delusione non ha fiaccato il tifo. Il tutto in un clima corretto, con la Nord che ha applaudito comunque a fine gara i pescaresi (dopo averli chiamati sotto la Curva anche nel riscaldamento) e la Curva Sud che ha fatto festa grande dopo il 90' tra cori e scoscianti applausi per i catanzaresi. Uno striscione in latino esposto a tutta curva alla Nord recitava "Haec est civitas Aterni porta Aprutii et sera regni", a voler precisare orgogliosamente che Pescara è la porta dell'Abruzzo ed il confine del regno. Prima della partita la Nord si è colorata con tante bandierine bianche e azzurre. E non è mancato prima della gara il ricordo di Bruno Pace, deceduto quattro anni fa, indimenticato tecnico di Pescara che a Catanzaro ha ottenuto successi nella massima serie (tra cui il 7°posto della stagione 81/82, miglior piazzamento di sempre dei calabri). A lui gli applausi commossi e scoscianti di entrambe le tifoserie e di tutto lo stadio. Al terzo gol del Catanzaro è iniziato lo sfollamento dagli spalti, e con un pizzico di delusione, ma chi è rimasto ha continuato nella propria opera di sostenimento alla squadra di Colombo. Non poteva mancare ovviamente in tribuna e nell'area hospitality una folta schiera di addetti ai lavori (procuratori, tecnici e dirigenti), ma anche il sindaco Carlo Masci e il deputato Nazario Pagano. Tra i primi ad arrivare il tecnico Roberto D'Aversa gli ex biancazzurri Valeri Bojinov e l'ex portiere biancazzurro Vincenzo Fiorillo, oggi alla Salernitana, simpaticamente ed affettuosamente salutato dai tifosi della tribuna. Presente anche l'ex presidente del Teramo Luciano Campitelli, ed anche Massimo Palanca, indimenticata bandiera della società calabrese.
Paolo Toro
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