A Pineto entro fine anno chiudono altri 4 negozi 

L’allarme del presidente dei commercianti Iezzi: «È determinante il caro affitti Se i proprietari dei locali non abbassano le richieste non conviene restare aperti»

PINETO. «Sono pronti a chiudere altri quattro negozi in centro città, senza contare che tanti altri ne chiuderanno con l’inizio del 2023». A lanciare l’allarme sulle difficoltà dei negozianti pinetesi a restare con le serrande aperte è il presidente locale dell’associazione commercianti legata a Confesercenti Biagio Iezzi, che ieri ha evidenziato come tra i vari ostacoli ce ne sia uno che non ha nulla a che fare con l’attuale congiuntura negativa. A tal riguardo spiega: «Molte attività a Pineto stanno chiudendo a causa dell’alto prezzo degli affitti dei locali. I proprietari non accennano ad abbassare le richieste e il risultato è che in molti non riescono ad affrontare i pagamenti delle locazioni. Bisogna considerare che non c’è da pagare solo l’affitto ma a questo si aggiungono una serie di altre spese che rendono insostenibile il fine dell’impresa che dovrebbe essere quella del guadagno. Bisogna pagare anche l’insegna, la pubblicità, l’assicurazione, i contributi previdenziali, il commercialista, le tasse comunali, e poi le bollette che sono aumentate a dismisura. Risultato: non conviene rimanere aperti. Se solo si abbassassero almeno nel periodo invernale i costi degli affitti, forse una soglia di speranza può rimanere in vita. Molti proprietari di locali», continua Iezzi, «non capiscono che se non diminuiscono i costi dei locali il risultato sarà che rimarranno sfitti e non prenderanno alcun agio».
Un accenno va anche agli scarsi aiuti arrivati ai commercianti locali nel post Covid da parte dell’amministrazione comunale: «Abbiamo avuto diversi incontri con il settore commercio e con il sindaco Robert Verrocchio ma ci è stato risposto che le tasse non possono essere abbassate perché molte di queste sono a carattere nazionale. Di sicuro la Tari e l’occupazione del suolo pubblico hanno ad oggi prezzi proibitivi. La sera Pineto è vuota e spenta, ecco il risultato».
A fine ottobre in via D’Annunzio ha chiuso dopo trent’anni un negozio di intimo, un bar dopo l’estate non ha riaperto, un altro ha cambiato gestione e un ristorante in piazza Colaprico ha chiuso dopo decenni floridi.
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