Accuse più pesanti per De Flaviis

Il giudice: i maltrattamenti e il suicidio della moglie sono collegati

 TERAMO. Nessuna sentenza, ma un'ordinanza che allunga ombre più inquietanti di quelle ipotizzate dal pm. Per Fernando De Flaviis, 60 anni, di Mosciano, ex direttore generale della Tercas, imputato per maltrattamenti alla moglie morta suicida, le accuse si fanno più gravi.  Secondo il giudice monocratico Angela Di Girolano c'è un collegamento tra i maltrattamenti e il suicidio. Per questo, al termine di un processo durato quasi un anno con decine di udienze e testi, ha stabilito che il reato da contestare sia quello della morte come conseguenza di altro delitto e ha rinviato gli atti al pubblico ministero affinchè riformuli il capo d'imputazione. L'ordinanza è arrivata ieri pomeriggio al termine dell'ultima udienza, quella in cui il pm Stefano Giovagnoni aveva chiesto una condanna a due anni ed otto mesi, mentre la parte civile (il fratello della donna rappresentato dagli avvocati Silvio Fusco e Pietro Ferrari) aveva chiesto una provvisionale di duecentomila euro. Secondo il giudice i maltrattamenti hanno trovato riscontro in varie testimonianze e in un referto medico stilato dopo che la donna si era presentato al pronto soccorso. Per il magistrato i maltrattamenti iniziati nel 2003, sia fisici che di natura psicologica, avrebbero portato la donna ad uno stato di prostrazione tale che non può non essere collegato con il gesto del suicidio. La donna, una insegnante, nell'agosto del 2006 si uccise lanciandosi dal viadotto del Salinello, ma la procura a carico dell'uomo aveva ipotizzato solo il reato di maltrattamenti non avendo ravvisato collegamenti tra questi e il disperato gesto. L'indagine era iniziata dopo il suicidio. La squadra di polizia giudiziaria della Polstrada di Teramo, a cui erano state delegate le attività di indagini, aveva raccolto svariate testimonianze di colleghi di lavoro della moglie, di familiari e amici, cercando di trovare risposte ai tanti interrogativi emersi subito dopo il drammatico gesto della donna. Tre gli episodi di maltrattamento contestati, uno dei quali avrebbe provocato delle lesioni, che il magistrato ha contestato all'uomo, episodi che si sarebbero verificati in diversi momenti della vita della coppia. L'ex direttore della Tercas (difeso dall'avvocato Giuliano Milia) ha sempre respinto ogni accusa.

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