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Addio a “Pepito”, ristoratore a New York
Il 66enne Romolo Algeni è deceduto per un malore nella casa americana. Il suo locale era nella guida Gambero Rosso
GIULIANOVA. Una vita nel mondo della ristorazione a New York, fino ad entrare lo scorso anno nella top ten della guida Gambero Rosso dei ristoranti italiani della Grande Mela con il locale che gestiva dal 2005. Tutto questo era Romolo “Pepito” Algeni, giuliese di 66 anni, morto ieri per un malore nella sua casa americana.
Algeni, molto conosciuto a Giulianova, dove riusciva a tornare solo ogni tanto nei suoi rari momenti liberi (e dove da giovane partecipò attivamente alla nascita di radio locali), dopo aver lavorato tra l’Abruzzo e la Brianza per un’azienda di mobili, nel 1991, all’età di 33 anni, aveva deciso di cambiare vita ed era partito per gli Stati Uniti. Grande appassionato di vini e cucina , al suo arrivo a New York aveva iniziato a collaborare con un altro giuliese, già contitolare di un ristorante nella zona di Soho. Nel 1993 la prima vera esperienza nel campo del management di ristoranti, dirigendo un multilocale dal nome Caffè Anarchy, affiancato da 2 amici conosciuti a New York, Egizio Parietti, critico cinematografico e Maurice Vasco, regista televisivo. Nel 1996 la prima collaborazione nella zona dei Hamptons, nota località balneare di New York, con il ristoratore italiano Rocco Ancarola e nel 1997 prese la direzione del ristorante Baraonda. Da subito iniziò lo scambio culturale con altri cuochi italiani che volevano misurarsi con esperienze internazionali e pochi anni dopo avviò l’importazione di prodotti italiani nella Grande Mela. Dopo tutte queste esperienze, nel 2005 era approdato nella sale di “Paola’s restaurant”, in una delle zone più esclusive di New York, a due passi dal lago di Central Park, di fronte all’ex casa di Woody Allen. Con la gestione di questo ristorante, fondato nel 1983 da Paola Bottero, abruzzese come lui, aveva affinato la sua passione per i vini e nel 2023, aveva fatto entrare il Paola’s restaurant nella guida Gambero Rosso per i migliori ristoranti italiani a New York.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Algeni, molto conosciuto a Giulianova, dove riusciva a tornare solo ogni tanto nei suoi rari momenti liberi (e dove da giovane partecipò attivamente alla nascita di radio locali), dopo aver lavorato tra l’Abruzzo e la Brianza per un’azienda di mobili, nel 1991, all’età di 33 anni, aveva deciso di cambiare vita ed era partito per gli Stati Uniti. Grande appassionato di vini e cucina , al suo arrivo a New York aveva iniziato a collaborare con un altro giuliese, già contitolare di un ristorante nella zona di Soho. Nel 1993 la prima vera esperienza nel campo del management di ristoranti, dirigendo un multilocale dal nome Caffè Anarchy, affiancato da 2 amici conosciuti a New York, Egizio Parietti, critico cinematografico e Maurice Vasco, regista televisivo. Nel 1996 la prima collaborazione nella zona dei Hamptons, nota località balneare di New York, con il ristoratore italiano Rocco Ancarola e nel 1997 prese la direzione del ristorante Baraonda. Da subito iniziò lo scambio culturale con altri cuochi italiani che volevano misurarsi con esperienze internazionali e pochi anni dopo avviò l’importazione di prodotti italiani nella Grande Mela. Dopo tutte queste esperienze, nel 2005 era approdato nella sale di “Paola’s restaurant”, in una delle zone più esclusive di New York, a due passi dal lago di Central Park, di fronte all’ex casa di Woody Allen. Con la gestione di questo ristorante, fondato nel 1983 da Paola Bottero, abruzzese come lui, aveva affinato la sua passione per i vini e nel 2023, aveva fatto entrare il Paola’s restaurant nella guida Gambero Rosso per i migliori ristoranti italiani a New York.
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