Addio all’ultimo comandante partigiano 

È morto Mario De Nigris. Guidò la Resistenza sul Vomano e fu presidente della Fratellanza artigiana

TERAMO. Comandante partigiano, artista, presidente della Fratellanza artigiana e funzionario di banca. È stata una vita intensa e ricca d’impegno politico e sociale quella di Mario De Nigris. L’ultimo capo locale della Resistenza è morto ieri, a 94 anni, nella casa di via Cavour dove viveva, dopo essere rimasto vedovo, accudito dall’affetto delle tre figlie.
Nato a Pescara, dove il padre si era trasferito per lavoro, riallacciò fin da giovane il legame con la sua terra d’origine, guidando la formazione partigiana che al culmine della seconda guerra mondiale fu protagonista di diverse azioni tra Morro d’Oro e Roseto. L’unica parentesi fuori regione della sua vita fu nel periodo degli studi al liceo artistico di via Ripetta a Roma durante il quale sviluppò la passione per la pittura.
Finita la guerra continuò a coltivare l’amore per l’arte, dipingendo paesaggi e illustrando libri dedicati al turismo nel Teramano, ma la sua attività professionale si caratterizzò per la lunga militanza nell’allora Banca Popolare in cui rivestì anche il ruolo di funzionario. Il suo legame con il territorio, però, si espresse nella pluriennale presidenza della Fratellanza artigiana e nella partecipazione alle iniziative della sezione teramana dell’Anpi, l’associazione dei partigiani, di cui per cinque anni è stato presidente onorario.
Proprio da Antonio Topitti, presidente cittadino dell’organizzazione che ha raccolto e tramanda i valori della Resistenza, arrivano parole di cordoglio in ricordo di Mario De Nigris. «Si distinse nella lotta di liberazione dal nazifascismo», fa sapere, «per aver traslato la compagnia militare da lui comandata sul fronte slavo nel territorio nazionale: dopo aver combattuto in un primo periodo al Nord, operò in provincia di Teramo alla guida di partigiani che combatterono tra Notaresco, Morro d’Oro e Roseto». Sandro Melarangelo ne sottolinea anche il profilo artistico. «Era pittore d’impostazione post impressionistica che ha raggiunto livelli di estrema sintesi pittorica», osserva, «ma fu anche artista en plein air, dal vivo». I funerali terranno oggi alle 15 nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria in piazza Garibaldi. (g.d.m.)
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