Asl Teramo, liste d'attesa più lunghePer una risonanza servono 366 giorni

Raddoppiati i tempi delle prenotazioni. Per la mammografia i giorni salgono a 302. Per l'esame ortopedico bastava una settimana ora occorrono 3 mesi. Ecodoppler: controlli fissati l’estate prossima

TERAMO. La sanità che non va passa attraverso le lunghe liste d'attesa che invece di diminuire crescono fino a raddoppiare nel giro di appena tre mesi. Attese anche di oltre un anno sono quelle che sono costretti a sopportare i pazienti teramani per usufruire di prestazioni negli ospedali della provincia. Rispetto alla scorsa estate i tempi medi d'attesa sono diventati molto più lunghi, come testimoniano i dati forniti dalla stessa Asl. I conti della sanità non tornano. Ai tagli corrisponde un boom di liste d'attesa.

La maglia nera va a tac, ecografie e risonanze magnetiche, per effettuare le quali sono necessari anche più di 300 giorni di tempo. Occorrono 366 giorni per una risonanza magnetica al ginocchio senza metodo di contrasto; 302 giorni per una mammografia bilaterale e 280 per un ecodoppler. E' un calvario a cui devono sottostare gli utenti e che sottolineano, ancora una volta, come il nuovo piano sanitario non funzioni e la mobilità passiva sia in costante aumento. I dati dimostrano come poco o nulla sia cambiato rispetto ai numeri forniti la scorsa estate dalla Asl, ma anche rispetto a gennaio, quando Il Centro effettuò analoghi monitoraggi per verificare quanto tempo fosse necessario trascorrere tra una prenotazione e la relativa prestazione.

Confrontando i tempi aggiornati a luglio con quelli nuovi, si scopre come il periodo che intercorre tra la prenotazione e lo svolgimento della visita sia passato da 106 a 366 giorni per la risonanza magnetica al ginocchio (o al braccio); da 100 a 302 per una mammografia bilaterale; da 260 a 280 per l'ecodoppler e da 143 a 245 per un'ecografia all'addome. Sono dati relativi soprattutto al "Mazzini" di Teramo, l'ospedale che se la passa decisamente peggio, ma anche gli altri presidi teramani fanno fatica a soddisfare le richieste dei cittadini.

Nel "Maria Santissima dello Splendore" di Giulianova, i tempi per poter sostenere una tac, senza o con metodo di contrasto, sono passati da 122 a 221 giorni; quelli per svolgere una densitometria femorale con Dexa da 99 a 106 ed i tempi per le prove allergiche sono saliti da 101 a 105 giorni, 126 nell'ospedale di Atri, dove i tempi per sostenere un ecocardiogramma sono passati da 86 a 125 giorni. Per poter effettuate un eco-colordoppler è necessario far passare ben 216 giorni dalla prenotazione nel presidio di Sant'Omero; a Teramo ne occorrono addirittura 280 (un aumento di 40 giorni), per non parlare dei 318 di Giulianova.

Al "Mazzini" occorrono 245 giorni per poter sostenere ecografie pelviche, ai testicoli, ai linfonodi al collo ed alla tiroide, tanto per dirne alcune. Mentre i tempi per una tac sono aumentati da 36 a 109 giorni, quelli per una visita ortopedica addirittura da 7 a 105, per una visita reumatologica da 7 a 31. Il paziente fa in tempo a morire.

Di certo si sono verificati anche dei miglioramenti, ma in alcuni casi sono irrisori: per una risonanza magnetica (coscia, dorso, addome, ecc.) si è passati da 364 a 279 giorni; per una visita di chirurgia vascolare da 260-309 giorni a 149-280. Ritardi anche per ciò che riguarda la trasparenza: nell'atrio dell'ospedale di Giulianova, infatti, le tabelle con le liste attesa sono ancora quelle relative allo scorso luglio. Ma per il presidente della Regione, Gianni Chiodi, i conti della sanità tornano.

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