iniziativa del comune di teramo nella giornata per l’autismo 

Assistenza a casa anche per gli studenti delle superiori

TERAMO. Dopo aver attivato il servizio di assistenza educativa scolastica domiciliare per gli studenti della scuola dell'obbligo il Comune di Teramo sta cercando di attivare il medesimo servizio...

TERAMO. Dopo aver attivato il servizio di assistenza educativa scolastica domiciliare per gli studenti della scuola dell'obbligo il Comune di Teramo sta cercando di attivare il medesimo servizio anche per gli studenti delle scuole superiori. Ad annunciarlo, in occasione della giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo, l’assessore Ilaria De Sanctis. «Il servizio per gli studenti della scuola dell'obbligo sta andando avanti, in base alle richieste delle famiglie e alla disponibilità degli operatori», ha detto De Sanctis, «per quanto riguarda le scuole superiori avevamo chiesto alla Regione se c'era la possibilità di attivarlo anche per loro. Inizialmente ci era stato detto di no, venerdì invece abbiamo ricevuto la comunicazione che è possibile farlo. E così abbiamo iniziato a contattare le scuole per informarle di questa possibilità. Nel mio ruolo da assessore alle politiche sociali», ha aggiunto Ilaria De Sanctis, «sto cercando di far diventare qualsiasi giorno il 2 aprile, soprattutto in questa emergenza».
Ieri, intanto, in occasione della giornata mondiale dell'autismo, proprio su iniziativa dell'assessore De Sanctis e con la collaborazione dei vigili del fuoco, alle 19.30 il campanile del duomo è stato illuminato da un fascio di luce blu, mentre Campli ha aderito alla giornata vestendo di blu Palazzo Farnese. La consigliera di parità della Provincia Monica Brandiferri ha invece espresso il suo rammarico per la grave situazione che stanno vivendo in questi giorni difficili molte famiglie con ragazzi autistici nella provincia teramana, lasciate sole e senza assistenza domiciliare in quanto diversi centri sono chiusi e molti operatori si sarebbero rifiutati di recarsi presso le abitazioni per paura di contrarre il virus. (a.m.)