Bataclan, 8 condanne confermate 

Procura e difese non presentano appelli, sei mesi al teramano coinvolto

TERAMO. A giugno i giudici francesi hanno emesso la sentenza dopo una istruttoria svolta in tempi sicuramente più brevi di quelli a cui siamo abituati nei tribunali italiani: otto condanne per il furto della porta del Bataclan con l’opera di Banksy, quella ritrovata in un casolare di Sant’Omero e poi tornata in Francia a ricordare per sempre le vittime dell’attentato terroristico a Parigi.
Per i sette francesi accusati di aver ideato il colpo e trasportato l’opera in Italia (è contestato il furto e la ricettazione) le pene vanno da 4 anni a dieci mesi e tali resteranno visto che né Procura né difese hanno presentato appello.
Le sentenze, dunque, sono passate in giudicato e diventate esecutive così come quella a sei mesi, senza nessuna misura detentiva, decisa dai giudici parigini per il 59enne imprenditore di Tortoreto titolare di un B&B proprietario del casolare di Sant’Omero in cui nel 2020 venne ritrovata l’opera.
L’uomo ha sempre detto, anche di recente davanti ai giudici francesi, di non sapere cosa fosse quel pannello né che fosse stato rubato. Nel corso dell’istruttoria ha ribadito di aver fatto una cortesia a un cittadino francese che conosceva da tempo e che già in passato gli aveva lasciato delle cose in custodia per qualche tempo. Per lui il pm aveva chiesto una condanna a tre anni per ricettazione. L’uomo, nel corso di tutta la vicenda, è stato difeso dall’avvocato Luca Di Edoardo.
Il passaggio dell’inchiesta in Francia, maturato nell’ambito di quelle che sono le linee guida introdotte e applicate ormai da anni con il nuovo diritto europeo, è stato all’epoca condiviso dai magistrati dei due Paesi in considerazione, soprattutto, del fatto che sia il reato del furto sia quello della ricettazione sono stati entrambi consumati in territorio francese e quindi, da un punto di vista giuridico, di competenza di quella autorità giudiziaria che nel luglio del 2020 (un mese dopo il ritrovamento della porta a Sant’Omero) ha arrestato nell’Alta Savoia i sette francesi.
L'opera raffigurante la ragazza triste, dipinta sulla porta dell'uscita di emergenza del teatro Bataclan in omaggio alle vittime delle stragi terroristiche di Parigi, era stata rimossa e rubata nel gennaio 2019.
L’anno dopo l’opera era stata ritrovata in un casolare di Sant’Omero al termine di una complessa attività di cooperazione tra le forze dell’ordine italiane e francesi.(d.p.)
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