Bonus solo ai figli di europei: cambiata la delibera “razzista” 

L’amministrazione elimina il criterio legato all’origine dei genitori per gli aiuti su scuolabus e mensa Esulta l’opposizione, il sindaco Altitonante contrattacca: «C’è stato un inutile polverone politico»

MONTORIO AL VOMANO. Il bonus per scuolabus e mensa gratuiti è stato ampliato a tutti i residenti e domiciliati nel comune di Montorio, eliminando, quindi il requisito per cui lo studente doveva avere almeno un genitore italiano o dell’Unione europea, aprendo al domicilio oltre che alla residenza e mantenendo il requisito dell’essere in regola con il pagamento dei tributi comunali per accedere all’agevolazione. Ad annunciarlo è stato il sindaco Fabio Altitonante nel consiglio comunale di mercoledì scorso. La delibera in questione era stata accusata di essere “discriminatoria e razzista”, portata dai consiglieri di opposizione Eleonora Magno e Andrea Guizzetti all’attenzione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e aveva scatenato proteste, manifestazioni e ricorsi giudiziari sfociando nell'apposizione di cartelloni offensivi verso il primo cittadino.
Altitonante ha “tirato dritto” fino alla nuova disposizione, sulla quale intende fare dei chiarimenti. «Se qualcuno si chiede quanti extracomunitari siano stati esclusi dal bonus scuolabus per la cittadinanza rispetto agli altri requisiti, la risposta è zero», spiega, «su Montorio si è scatenato un inutile polverone politico arrivato a sfociare persino in minacce e comportamenti incivili anche sui figli e parenti degli amministratori. Ringraziamo le forze dell’ordine per i controlli specifici». Una decisione presa dopo un’interlocuzione tra il Comune e le istituzioni, in particolare l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), il dipartimento delle pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri e il difensore civico regionale. «A seguito di una relazione dettagliata dei nostri uffici, il direttore generale dell’Unar si è complimentato con il nostro Comune per le “numerose e importanti iniziative messe in atto per i nuclei familiari bisognosi nonché l’accoglienza riservata alla popolazione ucraina”», aggiunge il vice sindaco Francesca Di Luigi, «e ci ha chiesto l’opportunità di ampliare i soggetti interessati dai due bonus senza il requisito della cittadinanza, un'ipotesi che avevamo vagliato da subito con gli uffici pur mantenendo il criterio della regolarità dei tributi comunali. Il difensore civico regionale ha sottolineato, poi, che non vi fosse nulla da eccepire sul nostro operato». E aggiunge: «Tutte le famiglie in difficoltà di Montorio oggi sono prese in carico dai servizi sociali del Comune, oltre ai bonus e aiuti introdotti dalla nostra amministrazione come quelli asilo nido, nuovi nati, campus e via dicendo: non è mai stata intenzione del Comune inserire requisiti discriminatori, ma gli uffici si sono allineati ai bandi nazionali che abbiamo addirittura migliorato».
Dall’opposizione esultano Magno e Guizzetti: «Apprendiamo che sarà corretto il provvedimento sulla gratuità per scuolabus e mensa. Il sindaco e l’amministrazione comunale fanno marcia indietro e con una nuova delibera di giunta è stato eliminato il criterio discriminatorio per l’accesso al bonus. Il ricorso al presidente della Repubblica ha avuto il suo effetto, attendiamo di vedere la delibera». L’ultima stoccata è di Altitonante, che dice: «È andato a vuoto l’ennesimo tentativo da parte di qualcuno dell’opposizione di voler dividere il paese tra buoni e cattivi: polemiche da chi non ha mai fatto nulla per aiutare i cittadini fragili e le famiglie montoriesi, neanche un bonus da un euro, e non si è mai accorto», conclude il sindaco, «che a Montorio mancasse l’assistente sociale».
©RIPRODUZIONE RISERVATA