Carabiniere assolto dall’accusa di maltrattamenti

TERAMO. Era accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie e di averla minacciata di distruggerle la casa con una trattore. Per l’uomo, carabiniere in congedo, il pm d’udienza aveva chiesto...

TERAMO. Era accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie e di averla minacciata di distruggerle la casa con una trattore. Per l’uomo, carabiniere in congedo, il pm d’udienza aveva chiesto una condanna ad un anno e quattro mesi, ma al termine del processo il giudice monocratico Roberto Veneziano lo ha assolto perchè il fatto non sussiste.

Danilo Ragonici, 58 anni, carabiniere ora in congedo difeso dall’avvocato Gianni Falconi, era finito a processo con un pesante capo d’imputazione. «Maltrattava quotidianamente la moglie», si legge nel capo d’imputazione firmato dal pm Laura Colica, «usando nei suoi confronti violenze psichiche e fisiche quotidiane, costringendola a vivere in povertà, in condizioni igienico-sanitarie compromesse, minacciando di ucciderla, picchiandola a mani nude e con un bastone ripetutamente e minacciando di distruggere l’abitazione della donna con un trattore».

Il caso era finito in procura dopo la denuncia della donna che in più occasioni avrebbe accusato il marito. Così per il militare la procura aveva chiesto il rinvio a giudizio e la richiesta era stata accolta dal gup che aveva mandato l’uomo a processo.

Davanti al giudice Veneziano c’è stata una lunga istruttoria dibattimentale nel corso della quale sono stati ascoltati numerosi testi citati sia dalla pubblica accusa sia dalla difesa. La donna non si è costituita parte civile.

Ieri, dopo la requisitoria del pubblico ministero e l’arringa del difensore, per il carabiniere in congedo è arrivata la sentenza di assoluzione perchè il fatto non sussiste. Le motivazioni tra sessanta giorni.(d.p.)

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