il comune approfondirà gli studi 

Cellino, scoperti i resti di una circoscrizione romana

CELLINO. Un pagus romano a Cellino Attanasio all’intero del grande ager hatrianus. Celino avrebbe ospitato, dunque, una circoscrizione romana. E’ quanto emerso da un convegno internazione a Siracusa...

CELLINO. Un pagus romano a Cellino Attanasio all’intero del grande ager hatrianus. Celino avrebbe ospitato, dunque, una circoscrizione romana. E’ quanto emerso da un convegno internazione a Siracusa che ha riunito archeologi di fama nazionale e internazionale. Sono stati presentati i recenti studi sulla città romana di Hatria, odierna Atri, e sulla reale estensione dell’antico territorio, l’ager hatrianus. Dalle ricerche, avanzate dall’archeologo Davide Mastroianni, dottore di ricerca in Topografia Antica, da anni studioso del territorio teramano e autore della Carta archeologica di Campli), emerge un quadro molto ben preciso. A darne notizia è l’assessore Luisana Ferretti che annuncia come l’amministrazione comunale voglia promuovere studi ancora più approfonditi sulla storia di Cellino.
L’ager hatrianus era un esteso quadrilatero, spiega Ferretti, con «due macro aree: una costiera, avente come fulcro culturale, economico e politico la città di Hatria, ricca di versanti collinari coltivati a vite, aree dove si produceva ceramica e, soprattutto, uno scalo portuale, il porto romano a Torre Cerrano; l’altra interna montana, il cui centro corrisponde all’odierno territorio di Cellino Attanasio che, con i vici di località Monte Cellino Vecchio, Telesio, Case di Sante, i numerosi abitati rustici, le fasce collinari e di media pianura lungo il fiume Vomano, dove sono state riconosciute le suddivisioni agrarie di età augustea votate allo sfruttamento agricolo e pastorale, formerebbe un grande distretto rurale. L’archeologo afferma che i siti antichi e la loro disposizione sul territorio farebbero supporre l’esistenza di un pagus a Cellino (pagus Cillinam, forse) che, nel lessico amministrativo romano, indica una circoscrizione rurale, al di fuori dei confini della città, di origine italica, successivamente romana e con luoghi di culto locale di carattere pagano. I funzionari a capo dei pagi erano detti magistri e, a Cellino, ne sono attestati due (Marco Petrucidio e Lucio Pacidio) in una iscrizione rinvenuta nei pressi di Case Carnevale, a ovest di Monte Cellino Vecchio. Il testo cita e ricorda i due magistri, i quali eseguirono i lavori per costruire un tempio, con crepidini e colonne». (a.f.)