Cento studenti in quarantena: si torna alla didattica a distanza 

Lezioni in presenza sospese in diversi centri del Teramano per casi di positività tra gli alunni A Cologna Spiaggia i numeri più grandi: sono circa 40 ragazzi di tre classi quelli rimasti a casa

TERAMO. A cinque giorni dalla prima campanella del nuovo anno scolastico ci sono già diverse classi in quarantena su tutto il territorio provinciale: sono un centinaio in totale gli studenti tornati in via precauzionale alla didattica a distanza. A causare la sospensione delle attività in presenza sono stati una decina di casi di positività totali riscontrati tra bambini e adolescenti, per la stragrande maggioranza frutto di contagi avvenuti in famiglia. I casi di positività nelle scuole sono diffusi su tutto il territorio provinciale: a Teramo, a Cologna, a Castelnuovo, a Sant’Omero, a Corropoli e a Controguerra. Per gli studenti il tampone e una quarantena di dieci giorni, che si riduce a una settimana in caso di persona vaccinata, come sancisce la nuova normativa nazionale anti-contagio.
La Asl smentisce la presenza di veri e propri focolai nelle scuole. La situazione più delicata sembra essere comunque quella di Cologna Spiaggia, dove i ragazzi rimasti a casa in quarantena sono circa 40, quasi la metà del totale della provincia. La dirigente scolastica Maria Gabriella Di Domenico è stata infatti costretta a sospendere l’attività didattica in tre classi, due nella scuola secondaria di primo grado e l’altra nella scuola primaria. In totale sono cinque i positivi nelle tre classi, mentre per gli altri studenti l’attività didattica prosegue regolarmente.
«Il sindaco Sabatino Di Girolamo non ha firmato nessuna ordinanza di chiusura», precisa l’assessore comunale alla pubblica istruzione Donatella Di Cesare, «ma si è limitato a scrivere una nota alla dirigente scolastica che poi ha provveduto alla sospensione delle lezioni nelle tre classi coinvolte». La Asl di Teramo poi ha predisposto la quarantena domiciliare per gli studenti delle tre classi, circa 40, e l’interruzione dell’attività didattica in presenza nelle due classi, in attesa del tampone molecolare previsto venerdì 24 settembre a Teramo nel drive-test a contrada Casalena. Alcuni genitori, però, per precauzione hanno deciso di non mandare a scuola i propri figli, anche se di altre classi delle due scuole.
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