Città allagata, un fiume di accuse

Martinsicuro: gli scarichi a mare erano chiusi. Danni al nuovo stadio

MARTINSICURO. Il giorno dopo il violento nubifragio che si è abbattuto su Martinsicuro, causando molti danni, vigili del fuoco e cittadini lavorano ancora per liberare appartamenti e seminterrati invasi dall'acqua.

Persino il nuovo impianto di calcio si è allagato. Il problema è stato quello che il fosso dove doveva confluire l'acqua raccolta dalle grate era troppo pieno. Così c'è stato un ristagno di acqua sul terreno in sintetico. Molto probabilmente lo scarico a mare del fosso era ostruito così come altri scarichi. In città è polemica e la minoranza lancia accuse all'amministrazione comunale.

«Non c'è interesse a fare e programmare una manutenzione adeguata»: è il commento degli ex An che accusano l'assessore ai lavori pubblici Francesco Tommolini di «non essere all'altezza per ricoprire tale incarico. Ci sono forti responsabilità amministrative per i tanti disagi e danni che il forte acquazzone ha causato. Un evento forse eccezionale ma che ha messo a nudo l'inadeguatezza della manutenzione del territorio».

Alla critica degli ex An si aggiunge quella del Pd. «Da tempo abbiamo cercato di evidenziare la situazione dei fossi senza nessun risultato», commenta il consigliere Romano Antonini, «lo abbiamo fatto anche in consiglio comunale venendo persino derisi nella risposta dell'assessore Abramo Micozzi. Durante i lavori di ripascimento dell'arenile diversi sbocchi a mare dei fossi sono stati ostruiti o chiusi con il risultato sotto gli occhi di tutti. E' stato un evento eccezionale ma con la manutenzione i danni sarebbero stati minori».

Immediata la rispota del Comune con l'assessore alla manutenzione Francesco Tommolini. «C'è il problema degli scarichi a mare che vanno costantemente puliti, tanto che abbiamo emanato un apposito ordine di servizio», dice, «sulla questione dei sottopassi in Regione è pronto un progetto da 100mila euro per la sistemazione».

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