cgil, cisl e uil pongono una serie di quesiti 

Cooperative negli asili, i sindacati perplessi sull’idea del Comune 

TERAMO. I sindacati si dicono stupiti dall’operazione del Comune che porterà negli asili nido insegnanti di cooperative. I segretari di Fp Cgil Pancrazio Cordone, Cisl Fp Andrea Salvi e Uil Fpl...

TERAMO. I sindacati si dicono stupiti dall’operazione del Comune che porterà negli asili nido insegnanti di cooperative. I segretari di Fp Cgil Pancrazio Cordone, Cisl Fp Andrea Salvi e Uil Fpl Alfiero Di Giammartino affidano i loro dubbi a una serie di interrogativi derivanti dal loro mancato coinvolgimento nella decisione assunta dall’amministrazione. «Quello in discussione è un atto che potrebbe configurare l’esternalizzazione di quattro dei cinque nidi pubblici?» è il quesito principale, a cui ne seguono altri. «Quali atti sta predisponendo il Comune per garantire il diritto educativo a bambini dal 1° settembre? Quanti bambini riuscirà ad accogliere nelle proprie strutture? Quali sono i protocolli di sicurezza adottati? Quali spazi educativi saranno a disposizione anche alla luce dell’esigenza di contenimento della diffusione del Covid-19?». Gli interrogativi riguardano anche la valorizzazione del personale dell’ente impegnato in servizi educativi risultati finora eccellenti.
Immediata la replica dell’assessore all’istruzione pubblica Andrea Core. «Nessuna esternailizzazione», ribadisce, «salviamo il servizio pubblico dei nidi». L’amministratore ricorda che con i recenti pensionamenti sono rimaste alle dipendenze del Comune appena 18 maestre, che potrebbero consentire l’iscrizione di soli 80 bambini a fronte dei 300 posti disponibili. «Si rischia di portare il sistema al collasso», evidenzia Core, secondo cui dunque è stato necessario ricorrere alla formula dell’appalto di servizi per rinfoltire il gruppo di insegnanti, rivolgendosi alle cooperative che garantiranno la presenza di operatrici in tre asili. «Il Comune determinerà il progetto educativo, le tariffe, le graduatorie, gli orari», conclude, «solo così sarà possibile dare una risposta concreta al bisogno di 200 famiglie, le quali potranno iscrivere i loro figli nei nidi pubblici». L'amministrazione tra l'altro, fa sapere Core, nel 2021 avvierà la procedura per assumere dieci operatrici. (g.d.m.)
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