Corsa al Superbonus 110%: 220 domande in un giorno 

Super lavoro in Comune per registrare i progetti ed evitare il taglio dei contributi  Cavallari: «In quattro giorni inserite 550 richieste, scongiurato il rischio blocchi»

TERAMO. In quattro giorni sono arrivate 550 pratiche. È questo il dato che fotografa la corsa a evitare il taglio del Superbonus. Venerdì è scaduto il termine per la presentazione dei progetti che potranno beneficiare della contribuzione al 110%, per la quale il Governo ha previsto il taglio al 90% con quota a carico dei proprietari degli immobili da ristrutturare sia per l’adeguamento sismico che per l’efficientamento energetico. In previsione del massiccio afflusso di richieste tramite la posta elettronica certificata del Comune è stata attivata una task force di tecnici dello sportello unico per l’edilizia, con in testa il dirigente Gianni Cimini e Nicola D’Antonio, impegnata fino a notte fonda nella protocollazione delle pratiche. «Abbiamo così evitato il rischio di intasamenti e blocchi del sistema», spiega il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Giovanni Cavallari, «che avrebbero comportato il rischio di perdita dei benefici da parte dei richiedenti».
Il super lavoro dell’ufficio si è concentrato, infatti, nelle ultime ore precedenti la scadenza del termine. Nel corso della giornata di venerdì sono state 220 le domande inoltrate da proprietari di abitazioni da ristrutturare tramite il Superbonus al 110%. «Grazie alla nostra task force le pratiche sono state tutte protocollate entro il termine stabilito», tiene a evidenziare l’amministratore, «a differenza di quanto avvenuto in tanti altri Comuni dove ci sono stati ingolfamenti e problemi tecnici nella ricezione delle istanze». Alla registrazione formale dei progetti seguirà l’esame della documentazione inoltrata per l’effettivo accesso alla contribuzione economica. Il lavoro dell’ufficio, dunque, andrà avanti nelle prossime settimane per verificare la completezza e la correttezza delle domande iscritte al Protocollo telematico dell’ente. Da esaminare, oltre a quelle arrivate negli ultimi giorni, ci sono tantissime pratiche. «L’ammissione ai contributi è un’opportunità anche per il territorio», conclude Cavallari, «sia per l’economia locale, che per la valorizzazione del patrimonio edilizio».
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