Teramo

Corso, iniziano i lavori per la pavimentazione

Consegnate le mattonelle, oggi saranno effettuate le prove di posizionamento L’assessore Fracassa: «Intervento complesso, non finirà prima di tre mesi»

TERAMO. Parte la ripavimentazione di corso San Giorgio. Ad oltre un anno dall'apertura del cantiere, la riqualificazione nella strada principale del centro storico entra nella fase conclusiva. Nel pomeriggio di ieri le imprese appaltatrici dell'opera da 3,7 milioni di euro hanno iniziato a posizionare gli enormi pacchi con le nuove mattonelle nello spazio tra i due porticati dell'ex Banco di Napoli e del Grande Italia, L'operazione sarà conclusa nella prima mattinata di oggi e subito dopo prenderanno il via le prove di posizionamento a terra dei materiali che comporranno la pavimentazione del corso. «Si tratta di un'operazione complessa», spiega l'assessore comunale ai lavori pubblici Franco Fracassa, «perché c’è una miriade di mattonelle di forma e colore diversi». A sovrintendere all'operazione sarà il direttore del cantiere Giustino Vallese, che ha anche guidato il gruppo di professionisti autori del progetto di sistemazione di corso San Giorgio e dunque potrà coordinare al meglio il delicato intervento. Per ora, dunque, le mattonelle saranno posizionate senza utilizzare la malta, in modo da non fissarle definitivamente al massetto. Completate le prove, che a quanto pare potrebbero richiedere anche alcuni giorni, sarà avviato il montaggio definitivo della pavimentazione. Dall'esito della sperimentazione dipenderà anche la definizione dei tempi dell'intervento che, data la complessità del disegno da realizzare, richiederà non meno di tre mesi per essere ultimato. Da riprodurre sul pavimento del corso, infatti, c'è anche il profilo del portico ottocentesco riportato alla luce durante gli scavi per la sistemazione delle condotte idrica e fognaria. Questo accorgimento è stato adottato su sollecitazione della sovrintendenza regionale ai beni architettonici che ha imposto al Comune di rendere visibili le tracce delle strutture che anticamente si trovavano al posto degli attuali portici in corrispondenza dell'incrocio con piazza Martiri. (g.d.m.)

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