Donna salvata nel sottopasso allagato 

La sua auto sommersa dall’acqua a Piano d’Accio: tirata fuori quasi assiderata. Muri crollati e massi caduti sulle strade

TERAMO. È riuscita a chiamare il 112 prima che la sua auto fosse sommersa dall’acqua nel sottopasso di Piano d’Accio. Quando i pompieri sono arrivati hanno rotto un finestrino della vettura e l’hanno tirata fuori. Lei, una 47enne operaia teramana, era quasi assiderata e i carabinieri del radiomobile teramano l’hanno accompagnata in ospedale per un principio di ipotermia. Parte dall’immagine di quella Fiat Punto sott’acqua la cronaca dell’ondata di maltempo che ormai da 48 ore flagella il Teramano con allagamenti, frane, smottamenti, crolli e rischio sgomberi come in contrada Vallocchio di Crognaleto dove una vecchia frana minaccia l’abitato con 28 residenti. Decine, più di cinquanta, gli interventi dei vigili del fuoco tra Teramo, Bellante, Mosciano, Giulianova, Roseto, Pineto, Silvi e Atri. Tanti i soccorsi agli automobilisti costretti a muoversi per lavoro nonostante l’emergenza coronavirus e sorpresi dall’abbondante pioggia. Oltre alla donna salvata nel sottopasso ferroviario della Sp 18 a Piano d’Accio, un altro salvataggio a Bellante, lungo la Sp13. I pompieri hanno soccorso passeggero e automobilista di una Opel Corsa bloccata sulla carreggiata piena d’acqua. A Giulianova i pompieri sono intervenuti per tagliare un grosso albero nella zona del parcheggio.
RACCOLTA RIFIUTI SOSPESA. A Teramo la Team ha sgomberato la sede operativa di Carapollo le cui strade di accesso non sono percorribili a causa dell’acqua e degli smottamenti. La raccolta della carta prevista per ieri è saltata. In una nota si legge: « Al momento le raccolte sono sospese. La Team vi terrà informati non appena le condizioni meteo ci permetteranno di ripristinare il servizio di raccolta».
STRADE E FRANE. Sono stati 42 gli interventi delle squadre della Provincia sulle strade tra smottamenti, frane, alberi caduti, sottopassi allagati. Le situazioni più critiche si sono registrate nell'area fra Castellalto, Cellino e Morro d'Oro. In montagna, in molti punti, la carreggiata è stata invasa dai massi. La provinciale 42 che collega Montorio alle frazioni di Santa Lucia e San Giorgio è stata chiusa proprio per il pericolo di caduta massi dopo che uno grande si è staccato dal costone cadendo sulla careggiata. Rimane chiusa anche, ma potrebbe essere riaperta già oggi, la provinciale 10 in località Villa Maggi, nel comune di Mosciano Sant'Angelo dove si è verificata un'esondazione, limitata, del Salinello. «Ci sono stati momenti nei quali abbiamo temuto per il livello dei fiumi ma fortunamente nel corso della giornata la situazione è andata migliorando», affermano in una nota i consiglieri delegati alla viabilità, Lanfranco Cardinale e Gennarino Di Lorenzo, «insieme alle squadre dell'ente hanno lavorato dieci ditte del piano neve, presenti su tutti e quattro i nuclei stradali: una circostanza che ha consentito interventi tempestivi». Ieri mattina c'è stato anche il sopralluogo al ponte di Castelli: per ora si conferma il senso unico alternato e una limitazione al traffico pesante Non è la prima volta che sulla provinciale 42 di Montorio cadono grossi massi che si staccano dal costone. Era accaduto il 6 marzo 2018 e precedentemente nel 1991. In entrambe le occasioni, la strada è rimasta chiusa a lungo, per la messa in sicurezza della collina.
MURO CROLLA A TORRICELLA. Decine di frane e smottamenti sul territorio di Torricella. A Piano Grande, in via Vivaldi, nella zona dell’ex-Ferriera, un muro di contenimento in cemento armato di grandi dimensioni è crollato, rendendo impraticabile la strada comunale del Trio che porta a Colle Armone. Per fortuna nel crollo non sono state coinvolte persone e, in mattinata, è stata emanata un’ordinanza per la chiusura totale della strada.
VAL VIBRATA. Il maltempo in Val Vibrata ha generato smottamenti che hanno invaso le strade specie quelle secondarie, ampie pozzanghere in campagna e, lungo la Ss 259, la caduta di uno dei pini che costeggiano la strada. Per fortuna, in quest’ultimo caso, la pianta è caduta non sulla carreggiata (quasi deserta in questi giorni) ma sul lato, finendo su un terreno agricolo, a Corropoli. A Poggio Morello, i cittadini hanno fatto decine di chiamate al Comune per la melma scivolata lungo la carreggiata impedendo il transito. Smottamenti di terra e fango anche a Case Alte, sempre nel territorio di Sant’Omero. A Martinsicuro problemi, come al solito, nel sottopasso di via Bolzano dove è stata azionata la pompa di drenaggio con il sottopasso sempre percorribile.
ROSETO. La situazione del sottopasso di via Canale Doria a Roseto, allagato due giorni fa, è stata risolta, ma preoccupa il sottopasso di via della Stazione a Cologna Spiaggia. Nella notte tra giovedì e venerdì, infatti, si è rotta la pompa di sollevamento del sottovia, che ha determinato l’allagamento dello stesso con circa due metri e mezzo d’acqua. Immediato l’intervento del Comune, che già nella notte, con i propri operai e l’idrovora, ha cercato di liberare il sottopasso. La situazione però è rimasta invariata fino a tarda sera, a causa dell’acqua proveniente dai terreni circostanti, e ora si procede ad oltranza con gli operai del Comune per cercare di liberare il sottopasso ed evitare i pericoli per le abitazioni nelle vicinanze.(d.p.-c.d.l.-a.d.p.-s.d.s.-l.v.)
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