LA SENTENZA LO RIABILITA

Firma falsa sul verbale: il carabiniere assolto in appello

TERAMO. Era stato condannato a un anno in primo grado per aver falsificato una firma su un verbale, in appello è stato assolto per non aver commesso il fatto. Tira un sospiro di sollievo un...

TERAMO. Era stato condannato a un anno in primo grado per aver falsificato una firma su un verbale, in appello è stato assolto per non aver commesso il fatto. Tira un sospiro di sollievo un carabiniere in servizio al comando provinciale di Teramo. Mario Bongallino, 44 anni, che per questa vicenda, se la condanna inflittagli dal tribunale di Teramo nel marzo 2012 fosse stata confermata, rischiava di perdere il posto di lavoro. Il processo è scaturito dalla denuncia di un giovane fermato anni fa da Bongallino e un altro carabiniere durante un controllo stradale e denunciato per guida in stato di ebbrezza. Secondo il ragazzo non era sua la firma sul verbale, in particolare nello spazio riservato alla richiesta di farsi assistere o non assistere da un legale. Sul verbale contestato è stata trovata la firma del giovane nello spazio in cui si dichiara di rinunciare all'assistenza di un avvocato, ma una perizia grafologica effettuata durante le indagini preliminari ha rivelato che era contraffatta.

Il difensore di Bongallino, Gianni Falconi, ha cercato di smontare la perizia nella parte in cui sosteneva che la firma apocrifa fosse attribuibile al suo assistito; inoltre ha sostenuto che il verbale in questione, dopo esser stato redatto dalla pattuglia in servizio, era stato nelle mani di altre persone. Dunque, era impossibile provare che la firma apocrifa fosse dell’imputato. Nel processo di primo grado la tesi difensiva non è passata, davanti alla Corte d’appello sì. Il giudice di primo grado, peraltro, quando ha condannato Bongallino ha rinviato gli atti al pm per chiedere indagini sul collega del militare che il giorno del controllo era con lui. In udienza l'altro carabiniere aveva confermato la versione del collega, sostenendo che la firma sul verbale fosse del giovane. Il militare è attualmente indagato per falsa testimonianza.

LOSTRACCO. Slitta al 28 gennaio la sentenza sull’accoltellamento avvenuto nel 2008 in un circolo privato di Porta Romana. Nell’udienza di ieri doveva essere ascoltata la parte offesa, l’ex calciatore Gianni Lostracco, che però non si è presentato. Ora dovrà citarlo il pm, perché la sua versione dei fatti va per forza sentita in aula. Nel processo sono imputati di tentato omicidio l’ex gestore del circolo Piroli, il teramano Lodovico Valentini, e un suo collaboratore, l’albanese Astrid Ymeraj.(d.v.)