Fondazione Tercas, un aiuto all’istruzione 

Via al progetto che contrasta la povertà educativa: coinvolgerà cinque associazioni e sei scuole

TERAMO. Percorsi di formazione per docenti ed educatori, laboratori di apprendimento per ragazzi, seminari di approfondimento per insegnanti, educatori e famiglie, percorsi di alfabetizzazione emotiva per classi problematiche. Sono solo alcune delle attività previste dal progetto “Next 5.14”, finanziato con le risorse del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile promosso dalle fonazioni bancarie che insieme hanno messo a disposizione 360 milioni di euro in tre anni.
Il progetto, che vede come soggetto capofila l’Istao (Istituto Adriano Olivetti) e che nei tre anni di svolgimento impiegherà nei territori di riferimento risorse per 1,6 milioni di euro, è stato presentato ufficialmente ieri mattina nella sede della Fondazione Tercas dal presidente Enrica Salvatore e dal direttore dell’Istao Giuseppe Sestili. «Questo è il quinto progetto finanziato sul territorio grazie alle risorse del Fondo», ha sottolineato Salvatore, «Un progetto nato da un lavoro di sinergia tra Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, Fondazione Tercas e Fondazione Cassa di risparmio di Ascoli Piceno e che coinvolge tutta la comunità educante, dagli istituti scolastici alle associazioni alle famiglie». Il progetto, che mira a rispondere alla crescente complessità dei fabbisogni educativi della fascia d’età tra i 5 e i 14 anni, vede come partner 39 soggetti: oltre alle tre fondazioni sono infatti coinvolti, tra Umbria, Marche e Abruzzo, 18 istituti scolastici, 16 associazioni, un responsabile della comunicazione e un organismo preposto alla valutazione di impatto. Per quanto riguarda il territorio teramano al progetto parteciperanno le associazioni Terra Teatro, Fondazione Celommi, Kairos, Itaca e Consorzio Futura e gli istituti comprensivi di Bellante, Mosciano, Civitella-Torricella, Giulianova, San Nicolò e Savini-San Giuseppe-San Giorgio a Teramo.
«Si tratta di un progetto molto importante», ha commentato Sestili, «che intende proporre una serie di attività che si pongono tra gli obiettivi anche quello di trasferire al target di giovani ai quali ci rivolgiamo i valori della responsabilità sociale e della cittadinanza attiva. Questo cercando di far emergere negli istituti in cui sono collocati anche quelli che sono i talenti che potrebbero rappresentare la governance sociale dei territori per il futuro a venire». (a.m.)
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